Colto da malore nell’ufficio postale, salvato da farmacista – Campania

Colto da malore nell’ufficio postale, salvato da farmacista – Campania

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Grazie ad una manovra di primo soccorso


(ANSA) – NAPOLI, 09 FEB – “Stavo lavorando in farmacia
impegnata al banco, quando delle persone, urlando, ci hanno
chiesto aiuto dal vicino ufficio postale”. È cambiata in pochi
istanti una normale mattinata di lavoro per Marcella Colucci,
farmacista impiegata presso la farmacia Posillipo in piazza
Salvatore Di Giacomo a Napoli: un uomo si è sentito male
nell’ufficio postale adiacente la farmacia.
   
“Mentre il mio collega ha immediatamente chiamato i soccorsi –
racconta la farmacista – io mi sono precipitata all’ufficio
postale qui accanto dove ho trovato questa persona anziana priva
di conoscenza. Il battito era lievissimo, mi sono accostata per
sentire il respiro, quindi ho iniziato a praticare il massaggio
cardiaco ed ho attivato tutte le manovre di pronto soccorso che
avevo appreso al corso di formazione organizzato dall’Ordine dei
Farmacisti in collaborazione con il Prof. Maurizio Santomauro.
   
Alla sessantesima “spinta sul petto”, come da protocollo, mi ero
fermata un attimo e proprio in quel momento la persona è
rinvenuta. Pochi istanti dopo sono arrivati i soccorsi”.
   
“Ad oggi abbiamo formato più di 800 farmacisti alle manovre di
primo soccorso ed all’uso del defibrillatore semiautomatico”,
spiega Vincenzo Santagada, Presidente dell’Ordine dei Farmacisti
di Napoli ed Assessore Comunale alla Salute. “Ciò è un ulteriore
punto di forza del ruolo di prossimità sanitaria svolto dalla
farmacia – prosegue Santagada – e questo è perfettamente in
linea con la delibera approvata dalla Giunta del Comune di
Napoli per il progetto Napoli città cardio protetta che prevede
a breve l’installazione di defibrillatori semi automatici nelle
principali vie e piazze”. “Siamo fieri ed orgogliosi della
nostra collega – commenta il presidente di Federfarma Napoli
Riccardo Maria Iorio – quanto accaduto dimostra come il
farmacista sia sempre di più un riferimento sanitario per la
comunità e la farmacia, come dimostrato anche con la campagna
vaccinale”. (ANSA).
   

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