Ha completamente perso le staffe il professor Massimo Galli, primario del reparto di malattie infettive dell’Ospedale Sacco di Milano, durante una discussione a Cartabianca con Maddalena Loy, giornalista e coordinatrice della “Rete nazionale scuole in presenza”, nota per le sue posizioni sulla “libertà vaccinale”, e per la sua contrarietà al Green pass. L’oggetto della discussione era la vaccinazione degli under 12, tema su cui Loy si è mostrata fortemente scettica, snocciolando dati che, a suo dire, supportavano la tesi secondo cui la vaccinoprofilassi per i più giovani non andrebbe somministrata. A detta della coordinatrice della Rete nazionale scuole in presenza, infatti, «in Italia sono decessi 36 bambini» e dunque il rischio di complicanze per Covid per i più piccoli sarebbe «molto ridotto». Di conseguenza, secondo Loy, l’immunizzazione dei più giovani sarebbe «una misura sproporzionata, mentre le famiglie devono poter scegliere sul vaccino ai bambini, posto che già ora è in atto una discriminazione inaccettabile nei confronti degli studenti non vaccinati».
E il professor Galli, ripetutamente interrotto da Loy perché favorevole all’immunizzazione dei più giovani, a un certo punto non è riuscito a mantenere la calma: «Con questo tipo di personaggi non vale la pena discutere, hanno una loro verità rivelata». E il primario del Sacco, dopo essere stato nuovamente interrotto dalla giornalista, ha ssconfitto i pugni sulla scrivania e alzato la voce: «Adesso lei sta zitta, quello che sta facendo è inaccettabile, siamo in un dibattito a quanto pare, e allora lei si tace un momento e mi fa finire il ragionamento, altrimenti questa è maleducazione». Malgrado il tentativo di Bianca Berlinguer di mantenere la calma in studio, il professor Galli ha infine sbottato accusando Loy di «assoluto cinismo con cui questa signora ci viene a dire che in fondo sono soltanto stati 36 i bambini decessi, mentre per il morbillo abbiamo giustamente menato scandalo per molti meno decessi in questi ultimi anni». Presente in studio anche Bruno Vespa che davanti allo scetticismo perpetrato da Loy anche sulle terze dosi, ha risconfitto alla giornalista: «Sono più al riparo che io ho fatto tre dosi rispetto a lei che non ne ha fatta nemmeno una. Spero arrivi una norma che non le permetterà di andare più al cinema, al ristorante, al teatro e allo stadio».
Foto e video in copertina: Facebook / MdM
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Scritto da Maria Pia Mazza perwww.open.online il 2021-11-17 09:37:07 ,