Il Servizio studio della Camera dei Deputati ha redatto il Manuale elettorale 2022. Il documento raccoglie le norme fondamentali riguardanti la disciplina delle elezioni del Senato e della Camera. Il Manuale definisce nel dettaglio il funzionamento della macchina elettorale che si attiverà il 25 settembre per le elezioni. Ecco come si svolgeranno le elezioni e come saranno definiti i collegi.
Il Manuale
La prima parte del volume è dedicata ad una esposizione degli elementi essenziali del sistema di elezione delle due Camere e della disciplina della campagna elettorale.
C’è anche una sezione con il calendario dei principali adempimenti del procedimento elettorale. Nella seconda parte è invece riportato il testo della normativa.
Chi vota
Potranno votare tutti gli elettori che abbiano compiuto il 18° anno di età alla data del voto, sia per la Camera che per il Senato. Da questa tornata elettorale infatti non è più previsto che per il Senato possano votare solo gli elettori che abbiano compiuto il 25° anno di età.
Un’altra novità è la riduzione del numero dei parlamentari che alla Camera dei Deputati passano da 630 a 400 e al Senato della Repubblica passano da 315 a 200 (più i Senatori a vita).
Come si vota
Il Manuale specifica che si vota con un’unica scheda elettorale per la Camera e un’unica scheda per il Senato. Per quanto riguarda il collegio uninominale maggioritario, sotto il nome e il cognome di ogni candidato alla carica di deputato o di senatore vengono indicate le liste a lui collegate.
Su ognuna delle due schede l’elettore indica la sua preferenza sia per la parte proporzionale che per quella maggioritaria.
I simboli delle liste collegate al candidato nel collegio uninominale (maggioritario) sono indicate sotto il suo nome e cognome. Vicino ad ogni simbolo sono indicati invece i nomi e i cognomi dei candidati nella piccola lista bloccata nel collegio plurinominale (proporzionale). I nomi del listino non possono essere meno di 2 e più di 4.
Essendo l’elenco bloccato i candidati vengono eventualmente eletti nell’ordine.
Le preferenze
L’elettore può esprimere il proprio voto in due modi. Tracciando un segno sul simbolo della lista (in questo modo la preferenza si trasferisce anche al candidato nel collegio uninominale sostenuto dalla lista votata).
Tracciando un segno sul nome del candidato nel collegio uninominale. In questo secondo caso il voto si trasferisce anche alla lista se il candidato è sostenuto da una sola lista.
La legge elettorale e i collegi
Il Rosatellum è un un mix di maggioritario e proporzionale. Un terzo dei seggi di Camera e Senato viene assegnato con un sistema maggioritario (chi prende più voti vince nel collegio) e gli altri due terzi con un sistema proporzionale attraverso un meccanismo di listini “bloccati”.
Saranno 221 (147 per Montecitorio , e 74 per palazzo Madama) i collegi uninominali dove vince il candidato che raccoglie più voti secondo il sistema noto come uninominale secco.
Collegi nei quali i partiti hanno una spinta maggiore a coalizzarsi per trovare il candidato più forte, in grado di imporsi sugli altri. Gli altri 367 parlamentari (245 deputati e 122 senatori) sono eletti con in proporzione ai voti ricevuti dai singoli partiti a livello nazionale.
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Stefano Marrone , 2022-07-29 06:00:26 ,