Ursula von der Leyen eletta Spitzenkandidatin, candidata di punta alla presidenza della Commissione Europea, del Ppe dal congresso del partito a Bucarest a maggioranza. Su 499 voti espressi, spiega l’eurodeputata Esther de Lange, 10 sono invalidi o nulli; su 489 voti validi, i sì per von der Leyen sono stati “400”, i no “89”.
Il Ppe non permetterà “mai” che l’Europa venga “distrutta” da “nazionalisti, populisti e demagoghi”, ha detto von der Leyen nel suo discorso. “Qui, a casa nostra – afferma – gli amici di Putin tentano di riscrivere la storia e di dirottare il nostro futuro. Diffondo odio dalle loro tastiere. Non ci devono essere dubbi su che cosa è in gioco in queste elezioni: la nostra Europa, pacifica e unita, viene sfidata come mai prima, da populisti, nazionalisti e demagoghi, che siano di estrema destra o di estrema sinistra”, come il “Rassemblement National. I nomi possono essere diversi, ma il fine è lo stesso: vogliono calpestare i nostri valori, vogliono distruggere l’Europa. E il Ppe non permetterà mai che questo accada”, afferma.
In Europa, ricorda poi von der Leyen, “quando siamo uniti possiamo smuovere le montagne. Abbiamo superato una pandemia globale: i cittadini in ogni Stato membro hanno avuto i loro immunizzazioni” contro la Covid-19 “nello stesso momento, nella loro giusta quota. Molti pensavano che fosse impossibile, ma lo abbiamo fatto. Insieme”.
In questi anni “abbiamo rafforzato i confini europei e continueremo a farlo. Lasciatemi parlare chiaro: abbiamo rispettato i nostri obblighi internazionali nel passato, lo facciamo oggi e lo faremo in futuro. Ma siamo noi, gli europei, che decidiamo chi viene in Europa e in quali circostanze, non il crimine organizzato dei trafficanti”, dice.
“Il nostro messaggio è chiaro: amici miei, in tempi di cambiamento l’Europa vi copre le spalle. Questo è il nostro messaggio”. “Sono fiduciosa – continua – perché se qualcuno mi avesse detto che negli ultimi cinque anni avremmo dovuto affrontare una pandemia globale, una guerra sul suolo europeo e la peggiore crisi energetica degli ultimi 40 anni, nessuno avrebbe mai creduto che ne saremmo usciti più forti. Ma è quello che abbiamo fatto. L’Ue ha dimostrato più volte una notevole resilienza, perché il mercato unico è il nostro porto sicuro e l’economia sociale di mercato è il nostro segno distintivo. Funziona per le persone, sia che vogliano assicurarsi un lavoro, che vogliano avere una famiglia, sia che stiano risparmiando per una casa, stiano affittando un appartamento o vogliano studiare in un’altra città”, conclude.
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2024-03-07 09:47:41 ,