verso il voto
Mezzogiorno, 17 agosto 2021 – 08:35
La segreteria: «Siamo europeisti, non sovranisti». Il progetto dell’ex rettore: Napoli diventi città della musica
di Espedito Vitolo
«Siamo la città dei talenti, del fermento creativo, della contaminazione artistica, di una tradizione secolare che ci ha resi celebri in tutto il mondo. Tutto ciò non è sufficiente per trarne valore. In queste settimane ho incontrato tanti operatori del settore musicale che hanno sollecitato maggiore attenzione per il loro comparto». Lo afferma il candidato sindaco del centrosinistra, Gaetano Manfredi. «Napoli deve diventare la capitale della musica – aggiunge l’ex rettore della Federico II – un luogo capace di valorizzare le straordinarie professionalità esistenti, di fare rete tra le tante eccellenze, di attrarre investimenti sul territorio. Per riuscirvi è necessario garantire tutte le infrastrutture materiali e immateriali ed offrire quindi anche spazi adeguati per ospitare piccoli e grandi eventi in modo da tornare protagonisti a livello nazionale ed internazionale. Dobbiamo dar vita ad un polo della musica, hub in grado di creare sviluppo, formazione e posti di lavoro per diventare poi a lungo termine il motore di un nuovo turismo musicale», conclude Manfredi.
Le liste
Ovviamente oltre alle idee e ai progetti tiene banco la composizione delle liste e soprattutto sulla scelta dei nomi da mettere nello schieramento. L’ex ministro dell’Università per la sua lista «Manfredi sindaco» aveva già messo in campo il notaio Dino Falconio, l’avvocato Ferdinando Tozzi, presidente della Campania Music commision, e Sergio Colella di Sos Amici. Non ci sarà, invece, nonostante le voci di corridoio raccolte da alcuni giornali, Vincenzo Moretto. «Non si capisce perché continui ad accreditarsi come tale – ha precisato la segreteria politica di Manfredi – il suo nome, infatti, non compare nella lista di potenziali candidati della lista Azzurri per Napoli. D’altronde la nostra coalizione è fondata sull’europeismo, un principio che confligge con la storia sovranista di Moretto. È un principio, questo, non derogabile né per lui né per chiunque abbia profili politici come il suo».
L’ex vicesindaco
Nella squadra dell’ex ministro, anche l’ex assessore e vicesindaco di Napoli Raffaele Del Giudice, dimessosi la scorsa settimana, che ha abbandonato gli arancioni di Luigi de Magistris (finendo bollato dall’ex pm come «piccola persona che si è offerta al mercato della politica affarista per tre soldi») così come Sergio D’Angelo, ex assessore ed ex commissario della partecipata totale del Comune che eroga i servizi idrici a Napoli, Abc, in primavera candidatosi autonomamente come aspirante sindaco e poi entrato nel team di Manfredi dopo una riflessione portata avanti con l’ex rettore e il convincimento che il fronte di centrosinistra non va spaccato.
17 agosto 2021 | 08:35
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