Nata nel 2020, in appena dodici mesi aveva già raccolto 100 milioni di euro in finanziamenti. I numeri della francese Sweep sono questi e non sono cosa di poco conto considerando la velocità di crescita. Si tratta di una piattaforma software che consente alle aziende, di qualsiasi tipo e settore, di ridurre sia le proprie emissioni di carbonio sia quelle della catena di approvvigionamento. Raccoglie dati in tempo reale, quantifica la CO2 prodotta, stabilisce i passi e le strategie migliori per abbatterle.
“È difficile ottenere e riuscire ad analizzare i dati sulle emissioni”, racconta la cofondatrice Rachel Delacour. “In particolare le emissioni indirette. Eppure avere un quadro accurato della situazione è un passo fondamentale se vogliamo fare qualcosa per il Pianeta. Sweep serve a questo. A sapere prima e a trovare le giuste soluzioni poi”.
Normanna di Deauville, la cittadina balneare sulla “costa fiorita”, 43 anni e due figli, uno di sei e l’altro di tredici anni, Delacour è un’imprenditrice che all’inizio della pandemia aveva già raggiunto alcuni traguardi importanti. La sua precedente compagnia, la Bime Analytics, era stata comprata dall’americana Zendesk. “Un’acquisizione gentile e rispettosa”, come la definisce lei stessa. “Durante il lockdown ci siamo tutti fermati riconsiderando la nostra esistenza. È stato un momento di incertezza, ma per quel che mi riguarda anche di creatività. Ho avuto più tempo per pensare e per leggere. Vengo da una famiglia normale e i soldi ottenuti dalla vendita della Bime mi hanno consentito di mettere al sicuro il futuro della mia famiglia. Il punto però, scorrendo i rapporti dell’Ipcc che avevo guardato solo di sfuggita prima, è che nessuno di fatto è al sicuro finché non ridurremo le emissioni“.
Delacour iniziò a contattare tutti gli amministratori delegati delle aziende con le quali Bime aveva lavorato per capire come costruire un sistema scientifico per aiutare il settore privato e pubblico a ridurre le emissioni e non semplicemente compensarle comprando crediti di carbonio. È diventato subito chiaro che il primo passo sarebbe stata una piattaforma di analisi dati per capire esattamente, compagnia per compagnia, lo stato delle cose. Quanta CO2 in pratica viene generata da ogni singolo processo per poi trovare il modo di ridurla.
Non è la prima né l’unica compagnia che utilizza l’intelligenza artificiale per analizzare in dettaglio ogni movimento all’interno di un’azienda. Sweep però lo fa da un lato in maniera automatica, senza che sia necessario intervenire nella raccolta di informazioni che quantifica all’istante in termini di impatto ambientale, dall’altro offrendo una piattaforma dove i dati sono presentati in maniera chiara per rendere semplice intervenire in ogni singolo aspetto.
La conoscenza di quel che si fa è di per sé un valore, al di là dell’uso che se ne fa poi per cercare di avere un impatto ambientale minore. Ma è chiaro che sul fronte ambientale abbiamo ancora un problema sia di standard di misurazione delle emissioni delle aziende sia di strumenti, come sottolineato più volte anche dal presidente di Microsoft Brad Smith, che su questo tema da almeno due anni sottolinea la necessità di muoversi in maniera diversa rispetto a quanto fatto in passato.
“Quando hai tutte le informazioni necessarie in un unico posto diventa molto più chiaro dove sono le proprietà e dove è meglio concentrare i propri sforzi“, prosegue Delacour. “Potendo poi continuare a monitorare i miglioramenti, riusciamo a calcolare ogni singolo aspetto, poco importa il campo. Può essere una fabbrica, una scuola, una banca. Tutte le informazioni sono spesso già presenti fra forniture, spese, logistica. Si tratta di organizzarle e tradurle”.
Esistono database pubblici delle emissioni, specie in Francia, che danno tutte le corrispondenze per ogni aspetto. Ad esempio come quantificare la produzione di una certa quantità di vetro prodotto, o quanto comporta in CO2 il suo spostamento dalla fabbrica al rivenditore. Sweep si basa su questi archivi che, oltre ad esser pubblici, sono governativi, realizzati su valutazioni fatte da istituti di ricerca, e aggiornati. A questi aggiunge la parte software e un maggior grado di accuratezza secondo i casi, fornendo anche strumenti predittivi.
“Mi è sembrato di non meritare i soldi avuti dall’acquisizione se non li avessi reinvestiti in una nuova compagnia capace di fare la differenza sul fronte della lotta al cambiamento climatico“, conclude Delacour, convinta che questo sia uno dei settori essenziali del futuro, quando tutti dovranno dimostrare di fare la propria parte per contrastare il cambiamento climatico.
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[email protected] (Redazione di Green and Blue) , 2022-12-31 06:00:02 ,
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[email protected] (Redazione di Green and Blue) , 2022-12-31 06:00:02 ,
Il post dal titolo: Con la startup Sweep le aziende calcolano in tempo reale quanta CO2 producono scitto da [email protected] (Redazione di Green and Blue) il 2022-12-31 06:00:02 , è apparso sul quotidiano online Repubblica.it > Green and blue