La premessa della pm Arianna Ciavattini lascia intuire come proseguirà il suo affondo: «Alcuni testimoni hanno descritto Evaristo Scalco come una persona generosa, altruista, né criminale né razzista. Ecco, tutto questo qui non rileva, conta solo il delitto al centro del processo».
E infatti, prima di chiedere l’ergastolo per il marinaio e maestro d’ascia che con arco e freccia ha ucciso l’operaio edile Javier Miranda Romero la notte fra il primo e il 2 novembre 2022, la requisitoria dell’accusa è durissima nella sua coerenza: «Scalco ha reagito a quell’estremo gesto di sfida che sarebbe un dito medio e al fatto che lo stavano filmando con il cellulare, tempo 30 secondi e ha scagliato la freccia».
L’accusa poi non crede al fatto che dopo aver scoccato la freccia, la più micidiale fra quelle che aveva in casa Scalco, l’uomo sia sceso in strada per soccorrere la vittima: «Se avesse potuto sarebbe scappato a gambe levate… e invece il suo intento era soltanto riprendersi la freccia, ci sono venti chiamate al 118 e lui non si è neanche preoccupato di chiamare».
E questo, secondo la pm, nonostante «a differenza degli altri presenti solo lui sapesse che cosa aveva lanciato dentro l’addome di Miranda Romero».
Genova, delitto con la freccia: le immagini dell’omicida che cerca di soccorrere la vittima
La pm ripercorre tutti gli elementi che per l’accusa inchiodano l’assassino, con tutte le frasi agghiaccianti pronunciate in quei tragici momenti: «Prima di scagliare la freccia aveva urlato “andate via, stranieri di merda”. Dopo aver scagliato, “fa male vero, vi avevo avvertiti”. Appena sceso di casa ha detto a un testimone che “era stato offeso”».
Insomma «il comportamento dopo il delitto denota la totale assenza di resipiscenza, e per questo non va riconosciuta alcuna attenuante». Alle richieste dall’accusa si sono associati i legali di parte civile Francesca Palmero e Jary De Felice.
La prossima udienza toccherà parlare ai difensori di Scalco, che invece ha già risposto alle domande dell’accusa.
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2023-12-15 11:25:46 ,genova.repubblica.it