Il ruolo di rilievo del presidente tunisino. Tra i leader più attesi al vertice voluto dalla premier Meloni anche il premier egiziano Madbouly, che invece resta fuori dalla scena
Anche sugli argomenti più seri, e perfino dolorosi, gli incontri pubblici talvolta riservano aspetti con un che di teatrale non progettato dai promotori. Mentre al microfono era il turno del presidente del Consiglio presidenziale libico Mohamed Younis Menfi, domenica verso le 14 alla Farnesina, nel pezzetto di aula visibile ai giornalisti collegati con una tv interna è apparso alle spalle dell’ospite un uomo che sollecitava a uscire dall’inquadratura alcuni camerieri con vassoi di cibo.
Più d’uno, all’esterno della Conferenza internazionale su migrazioni e sviluppo voluta da Giorgia Meloni, aveva notato che il dibattito cominciava alle 13.30 e il programma diffuso, senza accennare a un pasto, prevedeva un intervallo per caffé o the soltanto alle 16.15.
Ma il colpo di scena è venuto dopo, quando una voce in italiano ha tradotto all’incirca così l’inizio del discorso di Kaïs S
aïed, il presidente della Tunisia: «La mia gratitudine a Giorgia Meloni…
Author: Giovanni Caprara
Data : 2023-07-23 20:18:04
Dominio: www.corriere.it
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