Tiziano Renzi, padre dell’ex premier e ora leader di Italia Viva Matteo, andrà a processo con l’accusa di traffico di influenze illecite nell’ambito di uno dei filoni dell’inchiesta Consip. Il gup di Roma Annalisa Marzano insieme a Tiziano Renzi ha rinviato a giudizio per lo stesso reato l’ex parlamentare Italo Bocchino e gli imprenditori Carlo Russo e Alfredo Romeo. Per loro l’udienza è stata fissata per il 16 novembre. Renzi senior è stato prosciolto invece dall’accusa di turbativa d’asta e da un altro episodio di traffico di influenze.
In rito abbreviato invece, il giudice ha condannato a un anno l’ex senatore Denis Verdini, l’imprenditore Ezio Bigotti e l’ex parlamentare Ignazio Abrignani per il reato di turbativa d’asta.
Verdini, come Abrignani e Bigotti, è stato assolto dall’accusa di concussione. Per loro il pm di Roma, Mario Palazzi, aveva chiesto l’assoluzione.
La vicenda, che risale al biennio 2014 al 2016, ruota quasi esclusivamente su presunti illeciti intorno all’appalto FM4 indetto da Consip. A Verdini vengono contestati i reati di turbativa d’asta e concussione, mentre per Bocchino i pm contestano il traffico di influenze illecite, la turbativa d’asta e reati tributari.
La tranche di indagine è legata alla decisione del gip Gaspare Sturzo che aveva parzialmente respinto la richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura chiedendo per gli indagati un supplemento di accertamenti e sollecitato, contestualmente, l’iscrizione nel registro degli indagati di Verdini e di altre due posizioni.
Le accuse a Renzi senior riguardano il ruolo svolto nell’appoggiare l’attività dell’imprenditore Carlo Russo. Secondo i capi di imputazione Russo, agendo in accordo con Tiziano Renzi e “sfruttando relazioni esistenti con l’allora amministratore delegato di Consip, Luigi Marroni” avrebbe istigato quest’ultimo “al compimento di atti contrari al proprio ufficio” e “consistenti nell’intervenire sulla commissione aggiudicatrice della gara FM4”. In particolare lattività illecita sarebbe stata compiuta sul presidente della commissione aggiudicatrice Licci, “anche per il tramite di Domenico Casalino”, per “facilitare la Romeo Gestioni, partecipante alla FM4, mediante l’innalzamento del punteggio tecnico nella fase di valutazione tecnica dei progetti”. Inoltre Russo, in base al capo di accusa, “si faceva dare da Alfredo Romeo, che agiva in accordo con Italo Bocchino, utilità consistite nella stipula di un contratto di lavoro” a favore della cognata, “e numerose ospitalità negli hotel di proprietà del gruppo Romeo, nonché si faceva promettere denaro in nero per sé e per Tiziano Renzi” e “promettere la stipula di un contratto di consulenza”.
Il processo davanti ai giudici dell’ottava sezione penale del tribunale di Roma è stato fissato per il prossimo 16 novembre.
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di Redazione
espresso.repubblica.it
2021-09-27 13:14:00 ,