di Chiara Dilucente
C’è una nuova variante di Sars-Cov-2, e sembra sia ancora più trasmissibile delle precedenti di coronavirus. È stata ribattezzata XE e sarebbe il risultato di una ricombinazione tra le due varianti al momento più diffuse a livello globale, omicron e omicron 2. È quanto emerge da un documento della Health security agency del Regno Unito, i cui dati sono stati confermati anche dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms).
Secondo l’agenzia sanitaria, XE è stata rilevata per la prima volta il 19 gennaio e da allora, nel Regno Unito, sono state segnalate e confermate più di 600 sequenze appartenenti a questo lignaggio. Da stime iniziali sembrerebbe che questa variante abbia un tasso di crescita superiore a omicron 2 di circa il 10%. Perché ciò venga confermato, tuttavia, c’è bisogno di più dati e di una stringente sorveglianza sull’andamento delle varianti di Sars-cov-2.
Omicron e le altre varianti
Come si legge nel rapporto settimanale dedicato alla diffusione di Sars-Cov-2 dell’Oms, nel mondo i contagi relativi a Sars-Cov-2 sono caratterizzati dal predominio quasi assoluto della variante omicron. Dalla banca dati Gisaid, infatti, emerge che attualmente il 99,7% dei casi di Covid-19 è dovuto a omicron e alle sue sottovarianti. In particolare, tra queste, emerge BA.2, nota anche come omicron 2, per distinguerla dalla variante principale (che invece riporta la sigla BA.1).
Identificata per la prima volta, come vi avevamo raccontato, nel dicembre 2021, omicron 2 differisce da omicron per alcune differenze genetiche nella sequenza della proteina spike (e anche in altre proteine), che potrebbero giustificare la sua apparente capacità di diffondersi meglio rispetto a BA.1. A livello globale, infatti, nelle ultime settimane omicron 2 ha mostrato un netto trend in crescita nelle infezioni da Sars-cov-2: anche in Italia, secondo i dati più recenti dell’Istituto superiore di sanità, BA.2 adesso rappresenta il 44% dei campioni analizzati.
Man mano che le varianti si diffondono e co-circolano, aumenta anche il rischio di ricombinazione genetica tra di esse: infatti, nel documento del 25 marzo scorso, si legge che la Health security agency del Regno Unito ha designato tre nuove varianti che deriverebbero da eventi di ricombinazione genetica tra le varianti già circolanti di Sars-cov-2: sono state rinominate XD, XF e XE.
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www.wired.it
2022-04-01 11:00:55