Chiama la polizia e fa arrestare il padre: “Correte, papà vuole fare male alla mamma”. Il personale delle Volanti della questura di Taranto è intervenuto nella notte tra martedì 9 e mercoledì 10 novembre in un appartamento dov’era stata segnalata una lite familiare. Ad allertare la sala operativa è stata la telefonata del figlio minorenne della coppia.
Impaurito e con voce tremante, aveva chiesto agli agenti di intervenire perché il padre ubriaco stava terrorizzando sua madre. I poliziotti hanno trovato l’uomo in evidente stato di ebbrezza alcolica, che ha subito confermato di aver avuto un litigio con sua moglie.
Dopo averlo allontanato per scongiurare qualsiasi altro pericolo, gli agenti hanno ascoltato la vittima dell’aggressione, apprendendo che non era il primo di simili episodi, cominciati a maggio dello scorso anno quando il marito aveva ricevuto un avviso di conclusione indagini per reati analoghi, commessi sempre nei confronti della moglie una decina di anni fa.
L’uomo, secondo quanto riferito dalla vittima, nutriva un forte rancore proprio perché la considerava causa dei suoi guai giudiziari e pertanto, sotto l’effetto dell’alcol, non perdeva occasione per aggredirla e minacciarla. La scorsa settimana, il marito aveva tentato di togliersi con una forbice un’ingessatura al braccio perché, secondo quanto riferito dalla donna, “aveva bisogno di entrambe le mani per aggredirla”. E’ stato così arrestato per maltrattamenti in famiglia.
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2021-11-10 13:11:57 ,bari.repubblica.it