Eric Adams , il centodecimo sindaco di New York, è stato incriminato al termine di una protratta indagine per corruzione e su giri di fondi esteri condotta dalle autorità federali americane. Il 64enne Adams è diventato il primo sindaco in carica nella storia della città a finire sotto accusa formale per reati penali.
L’atto di incriminazione non è stato immediatamente reso pubblico, nè sono stati svelati i reati specifici addebitati. Ma potrebbero essere annunciati dalla procura federale già nelle prossime ore.
Adams, in una dichiarazione e in un video, si è proclamato innocente e ha detto che si difenderà da accuse “del tutto false”. Non ha dato segno di volersi dimettere, nonostante crescenti appelli per una sua uscita di scena nel suo stesso partito democratico. Tra le voci critiche, la popolare deputata Alexandria Ocasio-Cortez.
Il governatore di New York Kathy Hochul, finora sua alleata, avrebbe il potere di rimuoverlo. In sua assenza sarebbe sostituito fino ad una nuova elezione da Jumaane Williams, che ricopre l’incarico di Public Advocate.
Adams ha suggerito di essere diventato un perseguitato politico, “un obiettivo” della giustizia per aver sostenuto gli interessi dei newyorchesi e aver criticato il Presidente Joe Biden sull’immigrazione, davanti a eccessivi arrivi di clandestini a New York. E ha chiesto un rapido processo.