Author: (Roberto Monaldo/LaPresse)
Data : 2023-03-29 06:49:22
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Martedì il Consiglio dei ministri ha approvato tra vari provvedimenti un decreto-legge che ha l’obiettivo di contenere i costi dell’energia, simile ad altri già approvati in precedenza ma con l’introduzione di alcune nuove misure. Si applicherà al secondo trimestre del 2023, da inizio aprile a fine giugno.
Il decreto proroga le agevolazioni già esistenti sulle tariffe per la fornitura di energia elettrica, rivolte ai nuclei familiari con un ISEE inferiore a 15mila euro (che sono circa 4,5 milioni) e alle persone in gravi condizioni di salute. È prorogata fino a fine giugno anche la riduzione dell’IVA sul gas (al 5 % invece che al 10): una piccola novità è che si applicherà anche al teleriscaldamento, cioè ai sistemi di riscaldamento che funzionano con la distribuzione di acqua calda o vapore attraverso tubature.
Da aprile a giugno continueranno a essere azzerati i cosiddetti oneri di sistema sul gas, mentre torneranno quelli sull’energia elettrica: sono costi inseriti normalmente nelle bollette che servono a finanziare attività di interesse generale in ambito energetico, come gli investimenti sulle fonti energetiche rinnovabili.
Sull’energia elettrica è stato però introdotto un nuovo contributo per le famiglie, che si applicherà nel periodo tra il primo ottobre e il 31 dicembre del 2023, da erogare solo nel caso in cui la media dei prezzi giornalieri del gas naturale sul mercato all’ingrosso superi una certa soglia stabilita dal governo: il contributo arriverà direttamente nella bolletta della luce e sarà differenziato in base alle “zone climatiche” in cui è suddivisa l’Italia.
Sono prorogate anche alcune agevolazioni per le imprese, come il contributo straordinario per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale, che viene erogato attraverso un credito d’imposta, cioè come sconto sulle tasse a fine anno. Ci saranno però criteri più stringenti per stabilire quali imprese potranno avere accesso agli aiuti: ne beneficeranno solo le imprese che nel primo trimestre del 2023 hanno avuto bollette superiori di almeno il 30 % rispetto allo stesso periodo del 2019.
Il decreto prevede in totale lo stanziamento di 4,9 miliardi di euro. Di questi però una parte consistente non riguarda le bollette: sono stati stanziati infatti 1,1 miliardi di euro in favore delle regioni e delle province autonome per limitare l’impatto del payback dei dispositivi medici sulle aziende del settore.
Il “payback” è il meccanismo in base al quale le regioni e le province autonome possono chiedere alle aziende produttrici di dispositivi medici un rimborso per compensare i propri eccessi di spesa sanitaria (le regioni hanno limiti sulla spesa sanitaria imposti a livello statale): era rimasto inattuato fino alla scorsa estate, quando il governo di Mario Draghi aveva deciso di attuarlo per salvare i conti delle regioni.
È un meccanismo controverso perché molto penalizzante per le aziende, a cui di fatto è richiesto di rimediare agli errori delle regioni negli ordini dei dispositivi sanitari: le aziende del settore lo avevano molto contestato negli scorsi mesi sostenendo che avrebbe costretto molte di loro a chiudere, perché non sarebbero state in grado di pagare rimborsi che in alcuni casi sono milionari: l’intervento del governo serve a finanziare parte dei soldi che queste aziende dovranno restituire alle regioni. La somma totale che era stata chiesta alle aziende era stimata in poco meno di 2,1 miliardi di euro.
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(Roberto Monaldo/LaPresse) , 2023-03-29 06:49:22 ,
Il post dal titolo: Cosa c’è nel nuovo “decreto bollette” scitto da (Roberto Monaldo/LaPresse) il 2023-03-29 06:49:22 , è apparso sul quotidiano online Politica – Il Post dove ogni giorno puoi trovare le ultime notizie dell’area geografica relativa a Politica