Lazada, la più grande piattaforma di ecommerce del Sud-est asiatico, parte del colosso cinese Alibaba, è alla analisi di grandi brand italiani da portare sul mercato orientale. L’obiettivo è quello di rafforzare LazMall Luxury, il canale dedicato al lusso e al made in Italy e aumentare la sua competitività nel settore.
Armani, Ferragamo, Dolce & Gabbana e Tod’s sono solo alcuni dei brand già a bordo del grande progetto di Lazada, che si propone di raggiungere 300 milioni di clienti entro il 2030. La piattaforma di ecommerce, nata a Singapore, fondata dall’impresa tedesca di servizi internet Rocket Internet e dal 2016 controllata dal gruppo Alibaba, opera in Indonesia, Malaysia, Filippine, Singapore, Thailandia e Vietnam, con oltre 8 milioni di utenti attivi al giorno e 30 milioni al mese. Dal 2018 è diventata il maggior operatore di ecommerce di gran parte di questi paesi ed è ora pronto a muoversi anche nel mercato italiano.
Per raggiungere i principali marchi europei di moda e design, Lazada ha presentato il nuovo progetto a Milano, in un incontro organizzato in collaborazione con Adiacent, società del Gruppo Sesa specializzata in consulenza digitale, tecnologia e marketing per le imprese, e anche primo partner di Lazada nel settore luxury.
Una vetrina verso Oriente
Dal 2016, Lazada fa parte di Alibaba. Solo nel 2022, secondo uno studio della Sda Bocconi, le oltre 500 aziende italiane che operano sulle piattaforme cinesi di Alibaba (tra cui Tmall, Tmall Global e Kaola) hanno generato un giro d’affari complessivo di 5,4 miliardi di euro, pari a circa un terzo dell’intero export italiano verso la Cina.
Da qui, la nascita di LazMall Luxury, la piattaforma dedicata al lusso ora in fase di ampliamento, alla analisi di nuovi brand che possano tenere in pugno alta la bandiera tricolore nel mercato del Sud-est asiatico, visto come il prossimo grande orizzonte per il lusso italiano ed europeo, con ampi margini di crescita.
Nel 2023 infatti, le esportazioni italiane nella regione hanno raggiunto i 9,75 miliardi di euro, segnando un aumento del 5,3% rispetto all’anno precedente. Il settore tessile, l’abbigliamento e gli accessori in pelle rappresentano ad oggi il 12% del totale, un dato destinato ad aumentare visto il continuo sviluppo economico e demografico della regione.
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di Elena Capilupi www.wired.it 2024-10-12 04:00:00 ,