Due avamposti militari della regione Belgorod in Russia sono stati attaccati da milizie anti governative. È la prima volta dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina che il conflitto si sposta all’interno dei confini della Federazione Russa. L’azione è stata rivendicata dai soldati del gruppo anti Cremlino chiamato Libertà alla Russia, con la partecipazione di un’altra organizzazione paramilitare di dissidenti russi conosciuto come Corpo volontario russo.
La regione di Belgorod si trova al confine sud occidentale della Russia, a circa 40 chilometri dalla città ucraina di Kharkiv. Come riporta l’agenzia stampa di Mosca Tass, l’attacco si è concentrato contro i villaggi di Kozinka e Grayvoron a partire dal 20 aprile 2023, ma i paramilitari di Libertà alla Russia lo hanno rivendicato su Twitter solo il 22 maggio.
L’attacco
I gruppi avrebbero superato il confine ucraino tra Kharkiv e Sumy con circa 10 mezzi corazzati e carri armati, con forse l’obiettivo di raggiungere il villaggio russo di Antonovka, dove si trova un deposito di armi nucleari. Le perdite sembrano estremamente ridotte da entrambi i lati, con nessuna vittima civile riportata, e l’aviazione russa avrebbe già respinto in Ucraina le due milizie, dopo aver perso un elicottero per il trasporto di truppe Mi-8. Non è stato confermato se il mezzo fosse pieno o vuoto.
Il governatore della regione di Belgorod, Vyacheslav Gladkov, ha accusato su Telegram i “sabotatori” ucraini come responsabili dell’attacco. Teoria ripresa anche dal portavoce del Cremlino, Dimitry Peskov, sulla Tass, dove ha dichiarato come la mossa sarebbe un tentativo di Kyiv per distogliere l’attenzione dagli scontri nella città di Bakhmut, che i russi sostengono di aver conquistato completamente dopo quasi un anno di conflitto.
Da parte ucraina, invece, le autorità hanno negato ogni coinvolgimento nell’azione, sostenendo come i due gruppi paramilitari agiscano in maniera indipendente e non siano sotto il controllo dell’esercito regolare di Kyiv. Sul Kyiv Independent, Mychajlo Podoljak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha sottolineato come le persone coinvolte siano tutte di cittadinanza russa.
Le ipotesi e il possibile obiettivo
“Siamo russi, come voi. Siamo persone come voi vogliamo che i nostri figli crescano in pace. È ora di porre fine alla dittatura del Cremlino” hanno sostenuto i miliziani di Libertà alla Russia in un video su Twitter. A parte l’avvenuto attacco, non c’è modo di confermare esattamente la veridicità di quanto affermato né dalla Russia né dall’Ucraina.
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di Kevin Carboni www.wired.it 2023-05-22 16:05:09 ,