La chiamano “stanza per l’ascolto”, ma è in realtà un luogo dove fare pressioni psicologiche sulle donne per convincerle a non abortire. Aperto nell’ospedale Sant’Anna di Torino, con finanziamenti pubblici, e dato in gestione a un gruppo nato con l’obiettivo di abolire la legge 194 sull’interruzione di gravidanza e gemellato con Heartbeat international, organizzazione anti abortista degli Stati Uniti, che usa disinformazione e intimidazioni per costringere le donne a non accedere all’interruzione di gravidanza.
Il Movimento per la Vita, associazione anti abortista di ispirazione cattolica, dal 31 luglio stazionerà nell’Ospedale ostetrico e ginecologico Sant’Anna di Torino, con il sostegno dell’assessorato regionale alle Politiche sociali del Piemonte, guidato da Maurizio Marrone, in quota Fratelli d’Italia.
Ostacolare un diritto delle donne
L’obiettivo non è altro che convincere le donne a non abortire, entrando direttamente e con l’appoggio delle istituzioni in una struttura pubblica e laica, che dovrebbe assicurare il rispetto alla libera scelta delle donne, sancita dalla legge 194 del 1978 sull’interruzione di gravidanza.
Come riporta l’Associazione Luca Coscioni, circa il 70% dei ginecologi che lavorano nelle strutture pubbliche in Italia è obiettore di coscienza, con picchi superiori al 90% nelle Marche o in Molise, e solo il 65% degli ospedali tenuti ad applicare la legge194 lo fanno realmente. Insomma, come segnala la Libera associazione italiana ginecologi non obiettori per l’applicazione della 194 (Laiga), in Italia abortire è quasi impossibile, nonostante sia un diritto sancito dalla legge e dalla volontà popolare. Situazione che li ha convinti a creare una mappa degli ospedali che garantiscono il servizio.
In questo contesto, l’ospedale Sant’Anna è un’eccezione ed è al primo posto in Piemonte per numero di interruzioni volontarie di gravidanza effettuate, riporta Ansa. Nel 2021 il diritto di scelta è stato garantito a 2.500 donne, cioè il 90% delle interruzioni effettuate a Torino e il 50% di quelle effettuate a livello regionale.
Cos’è Heartbeat International
La scelta del Movimento per la Vita di creare proprio in questa realtà la ‘stanza dell’ascolto’ non sembra dunque casuale, così come dimostra anche il gemellaggio con l’organizzazione Heartbeat international, L’organizzazione statunitense è infatti famosa per aver creato diverse finte strutture sanitarie, indicizzate online come cliniche per l’aborto, ma dove in realtà i volontari usano tecniche manipolatorie per intimidire e spaventare le donne che cercano aiuto, diffondendo disinformazioni e fake news sull’aborto, come riporta Deutsche Welle.
La stessa organizzazione è stata messa sotto indagine dal Senato degli Stati Uniti per aver ottenuto e diffuso senza consenso i dati sanitari personali sulla salute riproduttiva di milioni di donne statunitensi, a seguito dell’abrogazione della sentenza Roe v. Walde che per 50 anni aveva elevato l’aborto a diritto costituzionale, così che potessero essere perseguite dalle autorità attraverso una specie di “taglia sull’aborto”. E sul sito Pro-lies, sono elencate tutte le pratiche disinformative e scorrette messe in campo dall’organizzazione gemellata con il Movimento per la vita.
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di Kevin Carboni www.wired.it 2023-08-01 11:07:38 ,