Il leader del Terzo polo sull’alleato alla guida del quotidiano: «Un fulmine a ciel sereno. C’è un rischio di conflitti di interesse»
La notizia del nuovo impegno
Matteo Renzi gliel’ha comunicata giusto un quarto d’ora prima che diventasse di dominio pubblico. E già questo a
Carlo Calenda
, alleato e co-pilota del progetto che porterà il Terzo polo a dare vita a un partito unico entro ottobre, non è parso un gesto di grande sensibilità («è stato un fulmine a ciel sereno» ha confidato ai suoi collaboratori). Ma quella è la forma, pur rilevante. Il leader di Azione è più che preoccupato, per non dire irritato, per la sostanza. Perché dall’avventura dell’ex premier come direttore del Riformista
teme possano arrivare solo grattacapi (politici, s’intende).
«C’è un rischio di conflitti di interesse» spiega Calenda a
Tagadà
su La7. Con i suoi è ancora più diretto: «Quando Renzi prenderà una posizione, lo farà come esponente politico o come direttore? Lui ha fatto il paragone con Veltroni a l’Unità e Mattarella al Popolo. Ma quelli erano giornali di partito, si muovevano lungo una linea politica ben definita.
Il…
Author: Casare Zapperi
Data : 2023-04-07 05:02:37
Dominio: www.corriere.it
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