di Viola Rita
La vaccinazione anti Covid-19, sia in gravidanza sia durante l’allattamento, è risultata sicura e protegge anche il neonato secondo le prove raccolte finora. Oggi l’Istituto superiore di sanità (Iss) dirama le linee guida aggiornate sulla terza dose – o meglio dose booster – per le donne incinte o che stanno allattando. L’Istituto raccomanda il richiamo del primo ciclo vaccinale con un vaccino a mRna alle donne nel secondo e nel terzo trimestre di gravidanza, anche contestualmente all’immunizzazione antinfluenzale e a quella contro la pertosse. La stessa raccomandazione vale anche chi sta allattando, che non deve interrompere l’allattamento. Ecco tutte le regole dell’Iss.
Quando e come vaccinarsi in gravidanza
L’indicazione riguarda la terza dose o dose booster (per chi aveva ricevuto il vaccino di Johnson & Johnson è in realtà un secondo dosaggio), per chi ha concluso da almeno 5 mesi il primo ciclo vaccinale, con i vaccini a mRna, gli unici attualmente utilizzati nel nostro paese. In particolare, la raccomandazione include soltanto le donne nel secondo e nel terzo trimestre della gravidanza, perché i dati sull’immunizzazione nel primo trimestre sono ancora limitati.
Se la donna desidera vaccinarsi proprio in questa fase, è bene che l’operatore sanitario svolga insieme a lei un’attenta valutazione sui rischi e sui benefici. Per esempio si esaminerà qual è il rischio individuale della paziente di contrarre Covid-19 e di sviluppare una forma grave, quanto sta circolando il virus nella comunità di riferimento, tenendo anche conto della presenza di varianti più trasmissibili come la delta.
Le stesse raccomandazioni sono valide per l’allattamento, che non deve essere sospeso. Il vaccino non espone il lattante a rischi e gli permette di assumere gli anticorpi contro Sars-Cov-2 tramite il latte. Il calendario vaccinale del neonato non subisce alcuna modifica. Anche in gravidanza l’immunizzazione potrebbe proteggere il nascituro: secondo alcuni studi gli anticorpi potrebbero essere trasferiti al feto.
Cosa sappiamo su gravidanza e vaccino anti Covid-19
I risultati registrati sino ad oggi su donne in stato interessante indicano che la sicurezza e l’efficacia dei vaccini anti Covid-19 sembrano essere analoghe a quelle misurate fra persone non in gravidanza. Le prove si stanno accumulando e sono sempre più robuste, come sottolinea l’Iss, anche se non ancora conclusive: questo perché molti trial clinici sono osservazionali – ovvero osservano i fenomeni senza un intervento attivo di chi li conduce – e spesso con un numero ridotto di volontarie. Questa è una delle ragioni per cui ad oggi, in gravidanza, il target (il bersaglio) prioritario dell’immunizzazione è rappresentato dalle donne più esposte al rischio di contrarre il coronavirus.
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www.wired.it
2021-12-13 16:03:26