Indice di contagio in aumento, incidenza stabile e terapie intensive in calo. Con quattro regioni a rischio alto. Sono questi i dati salienti del monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità e del ministero della Salute sulla pandemia di Coronavirus in Italia. Nel periodo tra il primo e il 14 febbraio l’indice di contagio Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,91 (con un range 0,84-1,01), in aumento rispetto alla settimana precedente ma sotto la soglia epidemica. L’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è in lieve aumento ma rimane sotto la soglia epidemica. L’incidenza dei casi ogni 100 mila abitanti è invece sostanzialmente stabile: 50 contro i 48 della scorsa settimana. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è in calo all’1,3%. Quello delle aree mediche a livello nazionale sale leggermente al 5,2%. In base a questi dati, sottolinea il report, quattro regioni sono classificate a rischio alto per molteplici allerte di resilienza. Dieci sono a rischio moderato e sette classificate a rischio basso. Quattordici regioni o province autonome riportano almeno una allerta di resilienza. Sei regioni o province autonome riportano molteplici allerte di resilienza. Secondo le tabelle visionate dall’agenzia di stampa Ansa le 4 regioni a rischio alto sono Basilicata, Liguria, Marche e Puglia. A rischio moderato Campania, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Molise, Piemonte, PA/Bolzano, Sardegna, Toscana e Umbria.
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Scritto da Redazione perwww.open.online il 2023-02-24 08:44:00 ,