Si conferma in crescita la curva epidemica in Italia. Sono 44.672 i nuovi casi di Covid nelle ultime 24 ore, contro i 44.853 di ieri e soprattutto i 34.479 di venerdì scorso.
I tamponi processati sono 205.555 (ieri 222.926) con un tasso di positività che dal 20,1% vola al 21,7%. I decessi di oggi sono 62 (ieri 56), per un totale da inizio pandemia di 177.418 vittime. Le terapie intensive salgono di 18 unità (ieri +9) ed ora sono 198 con 29 ingressi del giorno; i ricoveri ordinari sono 191 in più (ieri +115), per un totale di 5.379. E’ quanto emerge dal bollettino quotidiano del ministero della Salute.
Iss, salgono regioni e province con incidenza oltre 600, da 2 a 7
Sale il numero delle Regioni e Province autonome che registrano un’incidenza di casi di Covid-19 superiore a 600 ogni 100mila abitanti. Questa settimana superano tale valore 7 Regioni e Province autonome: Abruzzo (603,8), Friuli Venezia Giulia (710), PA Bolzano (863,8), PA Trento (825,2), Piemonte (654,7), Umbria (680,6), Veneto (728,9). La scorsa settimana superavano tale valore solo le PA Bolano e Trento. Lo evidenzia la tabella sugli indicatori decisionali allegata al monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute.
Sindacato medici a congresso, per il futuro della sanità dopo la pandemia
Inizia oggi e continuerà l’8 e il 9 ottobre 2022 presso l’ Hotel Gran Duca D’Este di Tivoli (Rm) il V Congresso Nazionale Sindacato Medici Italiani (Smi) intitolato ‘L’Italia del dopo pandemia: Quale futuro per il Ssn?, così una nota della segreteria nazionale Smi. Il congresso, che torna in presenza dopo tre anni, farà i conti con le sfide che il Piano di Ripresa e Resilienza impone alla sanità e alla medicina con uno sguardo attento alle scelte del prossimo parlamento. Il Servizio Sanitario Nazionale è stato messo a dura prova dalla pandemia che ha evidenziato profonde deficienze del sevizio sanitario a partire dalla medicina dell’emergenza/ urgenza, un sistema già in profonda crisi d’identità a causa dei disomogenei modelli organizzativi, per la difformità dell’offerta di salute sul territorio nazionale, per la frammentazione di competenze, per la diversità dei percorsi formativi degli operatori sanitari.
Bassetti, se over 60 non si vaccinano è anche colpa nostra
“E’ importante che gli over 60 si vaccinino per il Covid-19 e bisognerebbe stimolarli, ma se ciò non accade è principalmente colpa nostra: aver detto alle persone che chi ha il tampone positivo ha il Covid è stato un errore, perchè è falso. Dovevamo dire che il problema è la polmonite da Sars-Cov2 non il tampone che si colora. Questo argomento, tra l’altro, è stato utilizzato dai No-Vax per screditare l’operato dei immunizzazioni”. Lo dice l’infettivologo Matteo Bassetti, direttore della clinica malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova. “Abbiamo fatto troppi tamponi considerando un asintomatico alla pari di chi ha la malattia polmonare – aggiunge -. Non è terrorizzando la gente che avremo più vaccinati, ma spiegando loro che, quando si è avanti con gli anni, è meglio aggiungere una protezione alle tre dosi”.
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2022-10-07 18:51:05 ,www.repubblica.it