Era da più di tre mesi che non di registrava un incremento dei contagi simile. Nella sola giornata di ieri, 28 luglio, in Russia sono stati 11.515 i casi di positività a Covid-19 rilevati, per un totale di 18.295.143 dall’inizio dell’emergenza sanitaria. A renderlo noto è il Centro anti-Coronavirus del Paese, secondo quanto riferito dall’agenzia Tass. Si tratta, in poche parole, del doppio dei contagi della settimana scorsa e, in termini assoluti, dal maggior incremento dallo scorso 13 aprile. Non è finita. Secondo il Centro, sarebbe salito del 41 % il bilancio dei decessi (i morti ieri sono state 19), per un totale di 382.313 persone decedute. Un trend che il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ripreso dall’agenzia Interfax, ha definito «inquietante». Alla domanda se le autorità russe intendano introdurre l’obbligo delle mascherine per contenere l’epidemia, Peskov, stando a Interfax, avrebbe risposto che «nessuno impedisce ai cittadini di prendere misure precauzionali da soli, mascherine e tutto il resto». Secondo il portavoce tali misure precauzionali non sarebbero comunque discusse e decise da chi lavora al Cremlino, ma dagli uffici del governo e dall’agenzia federale per i controlli sanitari (Rospotrebnadzor).
Immagine di copertina: EPA/YURI KOCHETKOV
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Scritto da Gaia Terzulli perwww.open.online il 2022-07-28 14:35:38 ,