«Craxi ha segnato la storia». In cento ad Hammamet- Corriere.it

«Craxi ha segnato la storia». In cento ad Hammamet- Corriere.it

Author: Giuseppe Alberto Falci e Cesare Zapperi
Data : 2023-01-22 09:58:47
Dominio: www.corriere.it
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di Giuseppe Alberto Falci e Cesare Zapperi

Il segretario della Lega ricorda il leader socialista: «Un uomo che ha profondamente segnato la storia del Paese». Rosato (Iv): «Bisogna rompere un muro di ipocrisia»

«Un uomo che ha profondamente segnato la storia politica del nostro Paese, rivendicandone e difendendone la grandezza e la sovranità». A 23 anni dalla sua scomparsa, Bettino Craxi riceve un omaggio da parte di Matteo Salvini che qualcuno troverà sorprendente vista la forte contrapposizione riservata dalla Lega al leader socialista in vita, quando in Parlamento veniva mostrato il cappio agli indagati di Mani Pulite. Ma l’omaggio del vicepremier non è isolato, perché parole elogiative arrivano anche dal capogruppo al Senato Massimiliano Romeo: «Bettino Craxi merita un posto di rilievo nella storia del nostro Paese. Ricordiamo sì l’avversario ma, soprattutto, l’uomo di grande spessore politico che ha avuto sempre a cuore le sorti dell’Italia».

Per Silvio Berlusconi, invece, il ricordo oltre che per l’amico di antica data è per una figura che «non perde di attualità» e che acquisisce con il tempo il «profilo di un grande protagonista della storia del nostro Paese; gli anni del suo esilio vanno ricordati come monito sugli effetti perversi dell’uso politico della giustizia». Un centinaio di esponenti politici l’omaggio a Craxi lo ha portato di persona, ieri, recandosi ad Hammamet. Tra loro, molti parlamentari di centrodestra, tra cui i capigruppo di FI Licia Ronzulli e Alessandro Cattaneo, i deputati forzisti Maria Tripodi, Alessandro Battilocchio, e i colleghi leghisti Nino Germanà e Anastasio Carrà.

Per il deputato renziano Ettore Rosato era la prima volta in Tunisia. «Vengo da una storia diversa, da quella della Dc e dei popolari, alleati e avversari dei socialisti. Ma non si può non riconoscere lo straordinario contributo dato al Paese da quella tradizione e da Bettino Craxi. Sentivo giusto venire, anche per rompere un muro di ipocrisia». Secondo il presidente di Italia viva è necessario riflettere sulla vicenda craxiana per trarne una lezione. «Sono state tante le carriere politiche costruite sul giustizialismo, a destra e a sinistra, raccontando una presunta superiorità morale garantita dalla candidatura di pubblici ministeri o dall’esibizione di cappi» (con una stoccata proprio alla Lega). Per Rosato, che considera Craxi e Matteo Renzi «due riformisti» con «caratteri da protagonisti», è ora di ricomporre una frattura: «Sono in tanti che hanno riconosciuto le forzature e le storture di quegli anni, spero che altri troppo silenziosi lo facciano. Oggi l’Italia ma anche l’Europa ha bisogno di formare una classe politica appassionata e preparata, che non viva di slogan e populismo, capace di interpretare il futuro con fondamenta ancorate anche nelle grandi tradizioni popolari e riformiste che hanno costruito la Repubblica».

A chi è andato ad Hammamet va il ringraziamento di Stefania Craxi: «Ogni volta è un’emozione vederli nel piccolo cimitero cristiano ai piedi della Medina, accanto ai tanti tunisini presenti, che non hanno mai dimenticato “monsieur le Président”».

22 gennaio 2023 (modifica il 22 gennaio 2023 | 10:42)

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