AGI – Forte aumento del disagio emotivo, alterazione degli equilibri sonno-veglia, aumento di stati d’ansia, attacchi di panico, problemi legati all’autostima: sono gli effetti della pandemia di Covid -19 sugli adolescenti monitorati dal Comune di Ferrara.
Lo studio è stato condotto da dall’ufficio Promeco ‘”Punto di vista. L’operatore a scuola” e dai 18 operatori che da mesi hanno rafforzato le iniziative di ascolto, anche a distanza, per stare a fianco dei ragazzi. Sono stati 12.286 i giovani coinvolti, dai 13 ai 19 anni, in 43 scuole del territorio provinciale.
La ricerca è stata coordinata da Sabina Tassinari dell’Osservatorio adolescenti del Comune di Ferrara.
Nel dettaglio le rilevazioni hanno registrato un aumento del disagio emotivo dell’81,8% che, nei casi più estremi, hanno portato anche ad atti autolesivi. In generale i giovani hanno poi segnalato – con un incremento del 63,3 per cento rispetto alla precedente rilevazione – problemi legati a stati d’ansia, con effetti su insonnia (+25,5%) e attacchi di panico (+24,5%). I ragazzi evidenziano poi un incremento percentuale medio del 30% relativo al malessere scolastico – che comprende demotivazione e basso rendimento
– e un generale aumento delle problematiche personali, individuali, psicologiche ed emotive.
“Dati che certamente accendono i riflettori su situazioni fortemente problematiche, ma che, va detto – precisa Tassinari – rappresentano un problema diffuso. Questi numeri sono infatti analogamente riscontrabili nelle statistiche nazionali ed europee in nostro possesso”.
“Alla luce dei dati emersi – annuncia il sindaco di Ferrara, Alan Fabbri – abbiamo immediatamente strutturato un programma di azioni e risposte per attutire gli effetti della pandemia e non far sentire nessuno solo. La stessa attività dell’Osservatorio, che ha un carattere di specificità anche a livello regionale, è tesa a potenziare l’ascolto, a monitorare le situazioni, soprattutto in questo momento difficile, a strutturare soluzioni che siano il più possibile efficaci e puntuali”.
Come prima risposta gli operatori di ‘Punto di vista’ “hanno intensificato le occasioni di ascolto e confronto” spiega Micol Guerrini, assessore comunale alle Politiche giovanili aggiungendo che l’attività è stata “fortemente riorganizzata, dando maggiore spazio agli incontri individuali”.