L’evoluzione dell’ecosistema delle criptovalute sta avendo un impatto profondo e multidimensionale sui mercati finanziari globali, influenzando non solo i metodi di creazione della ricchezza, ma anche le modalità attraverso le quali gli eventi imponibili vengono identificati e tassati. Gli asset digitali, come le criptovalute e i token non fungibili (NFT), stanno rapidamente diventando strumenti prevalenti di incidente e speculazione, offrendo nuove opportunità di guadagno, ma introducendo anche complessità inedite per le autorità fiscali.
Da un lato, le cripto-attività aprono nuove frontiere per la generazione di reddito, attraverso metodi come il mining, lo staking, il trading e il lending decentralizzato (DeFi). Questi strumenti finanziari, basati su tecnologie come la blockchain, non solo facilitano transazioni transfrontaliere con costi ridotti, ma offrono anche opzioni di incidente innovative che possono bypassare i tradizionali intermediari finanziari. Di conseguenza, gli investitori possono ottenere rendimenti significativi, spesso in modalità che sfidano le tradizionali categorizzazioni fiscali. Dall’altro lato, questa rapida evoluzione presenta sfide considerevoli per le autorità fiscali. La natura decentralizzata e pseudonima delle cripto-attività rende difficile tracciare le transazioni e identificare le entrate imponibili. Inoltre, le giurisdizioni fiscali globali devono confrontarsi con la mancanza di normative armonizzate, il che può portare a incertezze, opportunità di arbitraggio fiscale, e potenzialmente, alla perdita di entrate fiscali. È bene comprendere che esistono cinque modi diversi in cui i contribuenti possono incassare reddito attraverso le attività on-chain, qui di seguito identificate attraverso una serie di strumenti e processi. Le implicazioni fiscali dell’attività on-chain possono variare notevolmente da una giurisdizione all’altra. In questa sede tratteremo una serie di attività on-chain ma, in ultima analisi, le autorità fiscali di ogni giurisdizione dovrebbero conoscere le implicazioni fiscali di ciascuna di esse.
Trading
La forma più comune di generazione di reddito nello spazio delle cripto-attività è l’acquisto e la vendita di asset crittografici, con l’obiettivo di trarre profitto dalle fluttuazioni di prezzo. Questi asset possono andare dalle criptovalute più note come Bitcoin ed Ether, ma possono anche includere una lunga serie di altri asset come NFT, token di governance, stablecoin algoritmici e altri. Questa pratica si è ora diffusa tra gli investitori di ogni tipo, comprese le grandi società di gestione patrimoniale, gli hedge fund, le società di trading e le istituzioni finanziarie con attività in criptovalute nel loro bilancio. A seconda della fiscalità del paese, ogni compravendita di criptovalute o scambio di criptovalute può innescare un evento imponibile, richiedendo una registrazione meticolosa per il calcolo delle plusvalenze (Tributi e Diritto dell’Economia Digitale 2024, ed. Gruppo 24Ore). Le autorità fiscali possono ricevere in vari modi indicatori del fatto che un contribuente faccia trading di criptovalute. I dati sul trading possono derivare da segnalazioni di terze parti da parte degli exchange come parte di un regime fiscale, da rivelazioni volontarie o da processi legali consegnati alle imprese di cripto-attività che richiedono dati. Può anche emergere nel corso di un audit, in cui il funzionario dell’autorità fiscale può imbattersi in un’informazione (ad esempio, un indirizzo di portafoglio (wallet), transazioni bancarie verso gli exchange, compensi di lavoro pagati in cripto, ecc.
Mining, validating, or staking
Il mining è il processo di convalida delle transazioni e di sicurezza della rete blockchain, per il quale i minatori ricevono monete (tokens) di nuovo conio. Analogamente all’estrazione, nelle reti proof-of-stake i validatori vengono scelti per creare nuovi blocchi e confermare le transazioni. Lo staking consiste nel bloccare una certa quantità di criptovaluta per sostenere le operazioni di una rete blockchain. In cambio, gli staker ottengono ricompense, che possono essere considerate reddito imponibile nel momento in cui vengono ricevute o convertite in attività fiat. In entrambi i casi, le autorità fiscali dovrebbero essere generalmente a idea di questi tipi di attività, in modo da poter identificare più facilmente i prelievi e i depositi ricevuti regolarmente da attività come i servizi di staking all’interno di un protocollo decentralizzato o i validatori, che possono seguire intervalli e importi prevedibili. Le autorità fiscali che esaminano gli estratti conto transazionali possono anche trovare transazioni in uscita che indicano che il contribuente si è impegnato in questi servizi, come ad esempio l’identificazione di una transazione di 32 ETH (ossia l’importo richiesto per diventare un validatore sulla rete Ethereum) inviata a un contratto di deposito. Allo stesso modo, i depositi provenienti da pool o servizi di mining indicherebbero ulteriori flussi di reddito derivanti da attività di mining che potrebbero richiedere una “disclosure”.
Lending
Il prestito nello spazio delle cripto-attività consente agli utenti di prestare i propri asset di criptovalute ad altri in cambio di pagamenti di interessi, fornendo un modo per incassare un reddito passivo. Gli asset prestati possono spaziare dagli Ether alle stablecoin e agli alt-token. A seconda della piattaforma, il prestatore può avere la possibilità di stabilire i termini del prestito, tra cui il tasso di interesse, la durata e il tipo di criptovaluta utilizzata per pagare gli interessi. Le autorità fiscali possono identificare l’attività di prestito di cripto-attività individuando le transazioni in uscita verso le piattaforme di prestito senza i corrispondenti asset swap, indicando potenzialmente il trasferimento di asset a scopo di prestito piuttosto che di trading. Inoltre, le piattaforme di intelligence blockchain possono essere impiegate per identificare questo tipo di controparti negli estratti conto transazionali, per aiutare a scoprire modelli e individuare potenziali attività di prestito.
Yield farming
Lo yield farming, o liquidity mining, consiste nel fornire liquidità ai protocolli di finanza decentralizzata (DeFi) in cambio di ricompense (rewards). Queste ricompense sono spesso pagate sotto forma di token aggiuntivi, che possono accumulare un valore significativo nel tempo. Non è raro che i “yield farmers” spostino le loro attività tra vari protocolli per massimizzare i rendimenti, approfittando degli alti tassi di interesse e degli incentivi offerti dai progetti DeFi nuovi ed esistenti. I vantaggi dell’yield farming includono il guadagno passivo (passive income), l’esposizione a nuovi tokens potenzialmente volatili e il miglioramento della liquidità e della stabilità complessiva delle piattaforme DeFi. dato che lo yield farming comporta tipicamente attività transazionali con i protocolli DeFi, le autorità fiscali possono ricercare modelli di depositi e prelievi regolari da pool di liquidità noti. Queste transazioni spesso coinvolgono quantità significative di vari token che vengono spostati in smart contracts associati alle piattaforme DeFi. Sfruttando gli strumenti di intelligence della blockchain, le autorità fiscali possono tracciare questi depositi e metterli in relazione con i corrispondenti token di ricompensa ricevuti.
Airdrop
Gli Airdrops prevedono la distribuzione di token gratuiti ai possessori di una determinata criptovaluta. Questi token vengono spesso distribuiti come parte di iniziative promozionali, ricompense o iniziative di costruzione della comunità. Ad esempio, un nuovo progetto potrebbe distribuire token agli utenti in possesso di una specifica criptovaluta per generare interesse e creare una base di utenti. Gli Airdrops possono anche prodigarsi come procedimento per distribuire token di governance, consentendo ai destinatari di partecipare ai processi decisionali di una piattaforma decentralizzata. Anche in questo caso, gli strumenti di intelligence della blockchain sono preziosi per aiutare le autorità fiscali a tracciare e identificare eventi di distribuzione di grandi dimensioni. Questi strumenti possono analizzare i dati della blockchain per rilevare quando, ad esempio, uno smart contract distribuisce token soltanto creati a centinaia di indirizzi di portafogli (wallets) privati. Infine, le autorità fiscali possono fare affidamento sulla segnalazione di terzi da parte delle borse di criptovalute, che spesso supportano questi eventi e forniscono dati sulle transazioni relative alla distribuzione di nuovi token.
Conclusioni
dato che sempre più contribuenti adottano le cripto-attività nei loro portafogli (wallets) patrimoniali, le autorità fiscali devono essere vigili nel monitorare queste nuove forme di creazione di ricchezza. La diversificazione dei flussi di reddito dei contribuenti derivanti dalle attività di cripto-attività introduce diverse sfide per le autorità fiscali, qui di seguito elencati:
- La complessità nella tracciabilità e nella valutazione. Le autorità fiscali devono sviluppare sistemi solidi per tracciare le varie transazioni di cripto-attività e valutare accuratamente gli asset digitali in diversi momenti per valutare le passività fiscali.
- I requisiti di rendicontazione. Garantire che i contribuenti e gli intermediari di cripto-attività dichiarino accuratamente i loro redditi legati alle cripto-attività richiede una guida chiara e standard di segnalazione.
- L’ individuazione della non conformità. Flussi di reddito più diversificati creano più modi in cui i contribuenti possono essere non conformi. Le autorità fiscali devono sfruttare l’intelligence della blockchain per scoprire transazioni, attività e fonti di reddito non dichiarate, al fine di garantire l’acquisizione di tutto il portafoglio (wallet) di ricchezza di un contribuente.
- L’ educazione e la consapevolezza. dato che l’ecosistema delle cripto-attività è ancora nascente, molti contribuenti potrebbero non essere consapevoli dei loro obblighi fiscali. Le autorità fiscali devono investire in campagne di educazione dei contribuenti per promuovere tassi più elevati di compliance volontaria.
- Il coordinamento internazionale. Data la natura complessivo degli asset digitali, la cooperazione internazionale in materia di conformità fiscale delle cripto-attività è fondamentale. Le autorità fiscali devono collaborare per condividere le informazioni e far rispettare la conformità a livello transfrontaliero.
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di Antonio Lanotte www.wired.it 2024-09-17 08:00:00 ,