Draghi presenta le dimissioni dopo lo strappo del M5s, che non ha votato al Senato la fiducia sul decreto Aiuti, ma Mattarella le respinge e rinvia il premier alla Camere per «effettuare, nella sede propria, una valutazione della situazione che si è determinata»
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Salvini sente vertici Lega: «Faremo il bene dell’Italia»
Incontri, telefonate e videocollegamenti oggi tra Matteo Salvini e i dirigenti della Lega. Lo riferisce una nota in cui viene sottolineato che c’è piena sintonia su cosa fare nei prossimi giorni e totale condivisione delle parole del presidente Mario Draghi, secondo il quale lo strappo di ieri «ha fatto venir meno il patto di fiducia alla base dell’azione di governo», per le scelte irresponsabili dei 5 Stelle, i più validi alleati del Pd. Salvini ha sentito Gianvcarlo Giorgetti, Attilio Fontana, Massimiliano Fedriga, Luca Zaia, i vicesegretari, i capigruppo e Roberto Calderoli. «Faremo il bene dell’Italia e degli italiani», ha detto loro Salvini.
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Patuanelli, dimesso Draghi di fatto governo dimissionario
Nel M5s c’è l’ipotesi di ritirare la delegazione al governo? «Si è dimesso il presidente del Consiglio, di fatto è il governo dimissionario»: così ha risposto il ministro per le Politiche agricole Stefano Patuanelli lasciando la sede del Movimento 5 Stelle.
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M5s, ipotesi ritiro ministri prima mercoledì
In ambienti del M5s circola l’ipotesi del ritiro dei ministri del Movimento 5 Stelle prima di mercoledì, uno scenario che secondo fonti parlamentari sarebbe fra quelli sul tavolo dei confronti interni in corso. Una soluzione discussa anche nel consiglio nazionale di ieri. «Il consiglio nazionale si riunirà di nuovo oggi e faremo le nostre valutazioni», ha risposto la capogruppo al Senato, Mariolina Castellone, arrivando nella sede del Movimento.