Il boato l’hanno sentito a chilometri. Chi era nei pressi del porto subito ha visto alzarsi una colonna di fumo, nero e denso. Tre operai sono stati spazzati via da una violenta esplosione avvenuta nel pomeriggio su un rimorchiatore ormeggiato al porto di Crotone.
Quando i soccorritori sono arrivati, i corpi di due di loro erano sulla banchina. Un terzo invece è stato recuperato in mare dai soccorritori. Solo uno dei quattro in quel momento al lavoro a bordo è sopravvissuto allo scoppio, ma le sue ferite – dice chi lo ha soccorso e trasportato in ospedale – sono gravi. Tutti quanti erano imbarcati sull’Asso, rimorchiatore battente bandiera di Palau, da venerdì scorso a Crotone, dove aveva chiesto e ottenuto di attraccare per risolvere un problema al motore. A bordo un equipaggio misto di marittimi egiziani, indiani e un italiano.
Di tre di loro si erano perse le tracce, inizialmente si temeva fossero dispersi e i sub stavano già programmando di scandagliare le acque del porto quando sono stati rintracciati. Si erano allontanati per recuperare alcuni pezzi di ricambio, necessari per le operazioni di manutenzione dell’imbarcazione. Nessuno si sbilancia sulle cause dell’incidente, ma secondo le prime indiscrezioni a esplodere sarebbe stata la bombola di una saldatrice che i morti stavano utilizzando all’interno della sala macchine. Da lì avrebbero avuto origine le fiamme che per almeno un paio d’ore hanno divorato lo scafo e tenuto impegnati i vigili del fuoco.
“La Regione Calabria esprime cordoglio alle famiglie delle vittime. Grazie ai soccorritori e ai vigili del fuoco per il loro ricercato intervento”, scrive su twitter il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto. Addolorato, arrabbiato il sindaco Vincenzo Voce: “è un fatto gravissimo e tristissimo che coinvolge ingiustamente chi cerca di guadagnarsi la pagnotta e poi perde la vita in questo modo tragico”
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2022-08-31 20:12:43 ,www.repubblica.it