AGI – Un anno fa, quando New York era nel pieno della pandemia, il governatore Andrew Cuomo era diventato il punto di riferimento di milioni di newyorkesi e americani. Adesso, con l’emergenza che non si attenua, è diventato motivo di imbarazzo e dunque le donne più rappresentative del partito, da Kamala Harris a Nancy Pelosi, hanno adottato la linea del silenzio e non lo difendono. Ma dopo le nuove accuse di molestie sessuali da parte di una sua ex collaboratrice, la seconda, è a rischio anche il futuro politico di Cuomo, a cominciare dall’eventuale corsa alla Casa Bianca per il 2024.
L’immagine del governatore era già stata offuscata dalla discutibile gestione dei focolai nelle case di riposo: Cuomo avrebbe nascosto il vero numero delle vittime, per non diventare bersaglio di attacchi e offrire un fianco scoperto all’allora presidente Donald Trump; e adesso l’Fbi e la procura federale stanno analizzando i dati sulle morti da Covid nelle residenze per anziani.
Ma è l’ultimo caso ad aver alzato la tensione politica: Charlotte Bennett, 25 anni, ex assistente e consigliere di Cuomo, ha raccontato al New York Times di essere stata più volte oggetto di domande imbarazzanti da parte del governatore riguardo la sua vita sessuale e bersagliata da allusioni sulla possibilità di avere relazioni con uomini molto più vecchi di lei. “Ho capito che il governatore voleva andare a letto con me e mi sono sentita malissimo, a disagio e spaventata“, ha raccontando, chiarendo comunque che Cuomo non avrebbe mai provato a toccarla.
La settimana scorsa su Twitter un’altra ex assistente, Lindsey Boylan, aveva accusato Cuomo di averla invitata una volta a partecipare a uno ‘strip poker’, e di averla baciata sulle labbra durante un briefing in cui erano presenti solo lei e Cuomo.
Il governatore ha negato tutte le accuse e ha domandato quindi un esame “imparziale, pieno e approfondito di queste accuse” condotto da un ex giudice federale. “Chiedo a tutti i newyorchesi di attendere le conclusioni dell’indagine perchè conoscano i fatti prima di emettere qualsiasi giudizio”, ha aggiunto Cuomo, il cui terzo mandato scade alla fine del 2022. Ma all’interno dei democratici c’è malumore,anche se finora nessuna delle donne più importanti del partito -la vicepresidente Kamala Harris, la Speaker della Camera, Nancy Pelosi, l’ex candidata alla presidenza, Hillary Clinton, la senatrice Elizabeth Warren- ha parlato.
Lo ha fatto, invece, la leader della maggioranza democratica al Congresso statale, la progressista Andrea Stewart-Cousins, che ha definito “disturbanti” le accuse. Il sindaco di New York, Bill de Blasio, che aveva avuto con Cuomo forti divergenze in merito alla gestione della pandemia, si è unito al coro di politici che sta chiedendo un’indagine sulle accuse nei confronti del governatore. E anche dalla Casa Bianca è arrivato un segnale di freddezza: la portavoce Jen Psaki ha detto che il presidente Joe Biden ritiene che “ogni donna dovrebbe essere ascoltata, trattata con rispetto e dignità”.