C’è chi è al lavoro per creare un polo italiano della cybersecurity, in grado di raggiungere una dimensione rilevante, in termini di offerta e fatturato, per poter proteggere piccole e grandi imprese del Paese. Come per esempio Marco Comastri, amministratore delegato di Tinexta Cyber, la branch dedicata alla sicurezza informatica del gruppo quotato in Piazza Affari. “La cybersecurity sta diventando sempre di più un elemento fondamentale per le imprese italiane ed è importante che possa essere gestita da aziende che hanno una presenza locale, anche per motivi che la geopolitica ci spiega ogni giorno in maniera molto evidente”, racconta il top manager in una intervista a Wired.
Nel 2024 Tinexta Cyber toccherà i 100 milioni di euro di ricavi, con 900 dipendenti, e l’obiettivo in pochi anni è moltiplicare per due-tre volte il valore del fatturato. “Siamo in un mercato che è molto dinamico e che sta crescendo in maniera significativa: noi beneficiamo di questo entusiasmo”, evidenzia Comastri che nel primo semestre ha visto i ricavi crescere del 6,5% rispetto alla prima metà dello scorso anno, come rivelano i conti della capogruppo.
La strategia per velocizzare la crescita è chiara: “Dal 2020 abbiamo iniziato a fare le acquisizioni: Corvallis, Swascan e Yoroi ci hanno fatto crescere fino ad avere una dimensione rilevante. Nel 2024 abbiamo comprato il 100% di tutte queste aziende che, a fine giugno, sono state fuse in Tinexta Cyber”, spiega Comastri.
Nuove acquisizioni, anche startup della cyber security
Ora l’ulteriore accelerazione avverrà sia per “crescita organica” sia attraverso nuove acquisizioni. “Sono la strada che per noi è percorribile per arrivare a essere quello di cui un Paese come l’Italia ha bisogno”, con imprese di ogni taglia. “Noi ci vogliamo caratterizzare per essere un’azienda di cybersecurity che fa soltanto quello, perché credo che la specializzazione paghi, e che sia italiana, con un servizio di prossimità molto capillare. Se lei mi chiedesse quale dei mercati è il più importante, risponderei quello della piccola impresa: è l’area su cui si fonda l’economia italiana e su cui forse la vulnerabilità è più alta. Vogliamo creare un servizio accessibile, anche dal punto di vista dei costi, e gestibile, anche da chi non ha grandi competenze nell’industria della cybersecurity”, ha aggiunto Comastri.
Le risorse per chiudere i deal non sono un problema. “Facciamo parte di un gruppo di dimensioni rilevanti che ha la possibilità di reperire capitali in maniera significativa. Quando troveremo la giusta opportunità, potremo reperire i capitali per raggiungere gli accordi”.
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di Michele grano www.wired.it 2024-11-04 05:30:00 ,