di Daniele Monaco
Mercato digitale in crescita nei prossimi tre anni, intorno al +5% circa secondo Anitec-Assinform, associazione di Confindustria per il settore information & communication technology. È quanto emerge da un rapporto dedicato a Il digitale in Italia 2021. Previsioni 2021-2024 e policy, condotto in collaborazione con NetConsulting cube, che per l’anno in corso stima la crescita al 5,5%, per un giro d’affari pari a 75,4 miliardi di euro.
Cloud computing, big data, intelligenza artificiale, IoT, cybersecurity saranno i principali driver tecnologici nel triennio 2022-2024, come già accaduto negli ultimi anni. La crescita dovrebbe portare quindi il mercato del digitale a un valore di 79,2 miliardi di euro (+5,1%) nel 2022, a 83,2 miliardi di euro (+5%) nel 2023 e fino a 87,3 miliardi di euro (+4,9%) nel 2024.
Particolarmente forte la crescita della cybersecurity, che entro la fine dell’anno arriverà una spesa prevista di 1,39 miliardi di euro (+12,4% rispetto al 2020), maggiore rispetto a quella stimata per il mercato digitale nel complesso. Un trend che dovrebbe confermarsi nel prossimo triennio, con un tasso di crescita medio annuo del 13,1% e una spesa che supererà i 2 miliardi di euro nel 2024.
Il rapporto evidenzia i rischi per l’industria manifatturiera, le infrastrutture pubbliche, il diffuso smartworking e la transizione verso il cloud. “Mettere al riparo reti, sistemi e dati è una priorità urgente, un imperativo, che richiede un approccio consapevole, sistematico e coeso sia a livello nazionale che a livello europeo”, spiega Marco Gay, presidente di Anitec-Assinform.
In termini di valori assoluti, la cybersecurity attira ancora volumi inferiori rispetto agli altri comparti. Nel primo semestre 2021 gli investimenti Ict sono ripartiti e il mercato digitale si è attestato sui 36 miliardi di euro (+5,7% rispetto al primo semestre 2020). Segno positivo per dispositivi e sistemi (9,8 miliardi, +11,9%), che beneficeranno della crescita nei segmenti dedicati ad apparecchi TV, personal computer e device mobili anche nel secondo semestre. Bene anche software e soluzioni Ict (3,6 miliardi, +8,2%), che proseguiranno sull’onda della digitalizzazione. Contenuti e pubblicità digitale (6,5 miliardi, +9,2%) sono dati ancora in aumento, grazie al traino del digital advertising. Segno “più” per i servizi Ict (6,4 miliardi, +8%). Il comparto dei servizi di Rete è l’unico ancora in contrazione (-4,1%, per un valore di 9,6 miliardi di euro).
“Per il nostro mercato, le nuove risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza incideranno complessivamente per 29,2 miliardi nel periodo 2021-2024 (nell’ipotesi più ottimistica che il 100% delle risorse messe a disposizione per il Paese venga sbloccato ed effettivamente utilizzato), ovvero tra gli 8 e i 9 miliardi ogni anno a partire dal 2022, incrementali rispetto a un mercato ‘fisiologico’ tra i 75 e gli 87 miliardi annui”. Questa la previsione di Gay che conclude: “I dati e le tendenze in corso dimostrano che la crescita del Paese non può che procedere di pari passo ed essere strettamente legata con l’espansione del mercato del digitale”.
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www.wired.it
2021-11-24 13:30:00