L’allenatore speciale per definizione aspetta l’arbitro nel parcheggio per insultarlo in tutte le lingue del mondo. Un gruppo di tifosi in aeroporto tenta di aggredire lo stesso signore, colpevole solo di una direzione scadente. Altrove, una partita salvezza termina per invasione di campo. E da qualche parte c’è già un’altra curva squalificata per razzismo.
Le immagini che arrivano da Budapest o da Brescia non sono un’eccezione, ma un cliché italiano.