Da Cernobbio all’ipotesi di un viaggio a Londra, Meloni tranquillizza l’establishment

Da Cernobbio all’ipotesi di un viaggio a Londra, Meloni tranquillizza l’establishment



A Cagliari, dove è intervenuta venerdì 2 settembre per un comizio elettorale, la leader di Fdi Giorgia Meloni ha lanciato messaggi rassicuranti all’establishment. A cominciare dal dossier caro energia: «Sono d’accordissimo sul price cap – ha chiarito -: abbiamo garantito al governo il massimo sostegno in una battaglia che consideriamo fondamentale. Nelle ultime ore sono diventata un po’ più ottimista rispetto ai giorni scorsi». E su un suo possibile ruolo di prima premier donna, intervistata al TG5, alla domanda se si senta pronta per palazzo Chigi ha risposto: «Non si è mai pronti ad una sfida di questo tipo – si schermisce -, ma sono pronta a fare il mio meglio».

Per la leader di FdI un profilo rassicurante

Insomma, la linea è ancora una volta quella del profilo più istituzionale, rassicurante. Concretezza e dialogo aperto con i cittadini (che «devono avere pari dignità, non essere sudditi») ma anche, in particolare, con il mondo del lavoro e dell’imprenditoria. Meloni guarda, di certo, in questa chiave anche all’appuntamento di domenica 4 settembre: lo “stress test” al Forum Ambrosetti di Cernobbio. Meloni interverrà insieme a tutti gli altri leader. I temi caldi sono tanti, dall’energia a Ita, da vedere quale sarà la risposta della platea del gotha del mondo economico e imprenditoriale.

L’ipotesi di un viaggio a Londra per rassicurare gli investitori

Establishment economico, ma anche finanziario. Come rivelato da un articolo pubblicato da La Stampa, la leader di Fratelli d’Italia starebbe organizzando proprio un viaggio a Londra per incontrare i vertici della City e rassicurarli sul futuro dell’Italia. A cominciare dalla tenuta dei conti pubblici. Se infatti la Lega preme per un maxi-scostamento di bilancio come ai tempi della crisi Covid per finanziare misure che possano attenuare l’impatto del caro energia su famiglie e aziende, la leader di FdI – in linea con quanto continua a sostenere Palazzo Chigi – oppone un fermo no: agire in fretta va bene, perché le bollette sono «una priorità assoluta», ma niente nuovo debito.

Le rassicurazioni a Bruxelles: con me i conti non rischiano

A fine agosto Meloni ha colto l’occasione di un’intervista alla Reuters per lanciare lancia un messaggio molto chiaro a Bruxelles, ma anche ai mercati finanziari, rassicurando con parole nette circa la serietà delle sue prossime scelte di politica economica, ove mai dovesse guidare il prossimo governo. In quell’occasione ha messo in evidenza che i conti pubblici, con FdI alla guida di Palazzo Chigi, «non corrono alcun rischio», che la prossima legge di bilancio rispetterà ogni parametro richiesto. L’Italia difenderà i suoi interessi nazionali, ma come fanno già la Francia e la Germania, per cui nessuno vuole fare «follie», «distruggere o lasciare l’Europa».



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