Dalla Sicilia alla Tunisia per prelevare e trasportare migranti in Italia. Sono 18 le misure cautelari emesse dall’autorità giudiziaria nei confronti di una banda di italiani e tunisini trafficanti di esseri umani. Se ci fossero stati problemi, come un’avaria al motore, gli scafisti avrebbero potuto “sbarazzarsi dei migranti in alto mare” come indicato dagli organizzatori agli scafisti che partivano dalla costa meridionale della Sicilia per prendere migranti in Tunisia e portarli nell’isola. Il particolare emerge da intercettazioni agli atti dell’inchiesta Mare aperto della Procura di Caltanissetta su indagini della squadra mobile della Questura Nissena. Imbarcazioni di scafisti partivano dal porto di Gela o dalle coste dell’Agrigentino per raggiungere la Tunisia e far immediato rientro con il “carico” di migranti. Agli indagati viene contestata l’associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. I destinatori del provvedimento sono undici tunisini e sette italiani. Il giudice per le indagini preliminari ha disposto il carcere per 12 di loro e gli arresti domiciliari per gli altri sei.
Foto di archivio
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di F. Q.
www.ilfattoquotidiano.it
2022-11-17 07:40:25 ,