“Ti amo, ma amo Dio di più”. Chi c’era se lo ricorda (o mente) e chi non c’era dovrebbe andarsi a recuperare Uccelli di Rovo, la serie tv che, prima di Fleabag, fece conoscere al mondo gli hot priest affermando a gran voce che anche gli uomini di chiesa possono desiderare qualcuno e a loro volta essere oggetto di desiderio.
Qualcosa che, chiaramente, va del tutto contro il loro ruolo e che, sul piano prettamente narrativo, funziona alla grande perché non solo ci fa apparire queste figure sotto un’altra luce ma sembra essere la metafora perfetta per raccontare la contraddittorietà dei sentimenti umani e quella relazione impossibile con cui tutti, almeno una volta nella vita, ci siamo dovuti confrontare.
Lo scandaloso Padre Ralph
Nel cinema e nelle serie tv gli uomini di chiesa hanno fatto spesso incursione con personaggi più o meno memorabili. Tuttavia è solo quarant’anni fa che la loro rappresentazione e, di conseguenza, la percezione che poteva derivare da queste figure sono state completamente stravolte.
Andata in onda sulla ABC nel 1983 e arrivata in Italia nello stesso anno su Canale 5, Uccelli di Rovo è il mix perfetto tra romanticismo, dramma e provocazione tanto da diventare un appuntamento irrinunciabile per un pubblico di inguaribili romantici che si ritrovarono ad amare (e odiare) Padre Ralph.
Sì perché, complici una scelta di casting azzeccata e una narrazione in stile Harmony, la serie riusciva a mettere sul piatto della bilancia una questione che fino ad allora non era mai stata trattata da un prodotto audiovisivo e che, ancora oggi, risulta attualissima:
È possibile per un sacerdote amare qualcun altro al di fuori di Dio?
Pur essendo un personaggio a tratti odioso e non meno problematico (molto probabilmente oggi sarebbe impossibile adattare la serie dal romanzo di Colleen McCullough da cui è tratta), Padre Ralph fece riflettere il pubblico per la prima volta sul fatto che gli uomini di chiesa non solo sono esseri umani ma che la strada della fede può comportare anche dolore e rinunce.
Un punto di vista interessante e piuttosto inedito per quegli anni, non a caso la serie fu amata quanto criticata, proprio per aver messo nero su bianco il fatto che i sacerdoti potevano amare, ricambiati, qualcun altro oltre che Dio.
Amori impossibili
Se nella vicenda di Meggie e Padre Ralph la componente drammatica faceva da padrona, la tematica dell’uomo di chiesa oggetto del desiderio, e/o che a sua volta si innamora, negli ultimi anni è stata ripresa più volte con toni comici. Forse il modo migliore per parlare con intelligenza, ma senza superficialità, a un pubblico molto diverso rispetto a quello del 1983.
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di Federica Marcucci www.wired.it 2023-08-17 04:20:00 ,