A 13 anni di età e dopo oltre 2,2 milioni di unità vendute, Dacia Duster mette i muscoli. Non un semplice restyling, ma una vera e propria trasformazione in termini di design, tecnologia, motorizzazione e rispetto dell’ambiente. Un intero team di ingegneri e designer si è concentrato nel trovare soluzioni originali per una mobilità urbana attenta alle emissioni e una libertà di movimento davvero democratica. Novità che arrivano dall’ascolto di una nutrita base di fan per cercare di mantenere lo spirito che ha reso quest’auto un’icona.
Equilibrio tra ergonomia e dimensioni compatte
“Era fondamentale mantenere un ottimo equilibrio tra ergonomia e dimensioni compatte”, racconta David Durand alla presentazione del nuovo modello di Dacia Duster. “Così, abbiamo mantenuto un interno spazioso con un vero bagagliaio, lasciando intatta la lunghezza di 4,30 metri, che era la stessa delle versioni precedenti; molto apprezzata dai nostri clienti perché rende l’auto facile da guidare in ogni situazione: fuoristrada compreso”, sottolinea il designer alla presentazione internazionale di Cascais in Portogallo.
L’equipe di design ha lavorato sulle proporzioni dell’auto, che tecnicamente rappresentano il 70% dell’impatto visivo. Un linguaggio stilistico semplice e solido, senza un eccessivo uso delle linee e con disegni meccanici puliti a formare angoli di 45°. Il resto lo fanno le ruote sporgenti da un abitacolo ben piazzato ma non troppo alto. Questo dà a Dacia Duster un aspetto robusto, “un po’ come una cassaforte, con poche forme a distrarre. Sono queste le caratteristiche che creano la sensazione di solidità di Dustur”, commenta Durand.
Il cambiamento stilistico di Dacia parte proprio dall’emblema dell’auto. “Nell’ideare le forme pensiamo principalmente a oggetti solidi, funzionali, che hanno un uso molto chiaro. La prima cosa che ci è venuta in mente è una chiave: resiste nel tempo, è semplice, ha una funzione specifica, non si rompe e possiede anche una buona ergonomia. Così nasce l’emblema di Dacia: abbiamo immaginato un pezzo di alluminio tagliato da un macchinario; un pezzo solido, estruso”, conclude David Durand.
Avventura senza limiti
La configurazione off-road non specialistica (4×4 non dotati di riduttore al cambio) di Dacia Duster promette una guida tranquilla e sicura su qualsiasi terreno grazie alla trazione integrale, combinata con il terrain control. La discriminante si gioca su cinque modalità di guida, tra cui “auto” per una gestione automatica della coppia e “snow” per la massima aderenza su superfici scivolose. A questa si aggiunge “mud/sand” per circolare su superfici instabili come i sentieri fangosi o sabbiosi. La modalità “off-road” spinge le capacità a un nuovo livello, ottimizzando la distribuzione della coppia in base all’aderenza rilevata, mentre “eco” massimizza l’efficienza del carburante.
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di Matteo Dall’Ava www.wired.it 2023-12-01 14:30:00 ,