Per ora c’è solo la casella ma non ancora il nome: la Lega ha annunciato che nelle proprie liste elettorali troverà spazio un esponente dei balneari, mondo protagonista della battaglia sulle concessioni del ddl concorrenza. È uno degli esempi del modo tradizionale in cui partiti politici cercano di allargare il consenso: accanto a nomi di richiamo coinvolgendo professioni e categorie. Tra i candidati alle elezioni del 25 settembre compaiono anche sindacalisti, sportivi e magistrati.
Balneari
Il centrodestra non ha ancora chiuso il lavoro sulle liste (la scadenza è il 22 agosto) ma il Carroccio ha fatto sapere che accanto a esponenti delle forze dell’ordine, del mondo della sanità, imprenditori, sportivi ed editori, ci saranno esponenti del mondo dei balneari. Chi sarà a rapptesnetare la categoria? Non Antonio Capacchione, presidente del sindacato italiano balneari (Sib), aderente a Fipe-Confcommercio: «Non me l’hanno chiesto e, indipendentemente da questo, ritengo che le due cariche siano incompatibili» ha commentato apprezzando però la scelta del partito di Matteo Salvini, perché «se le categorie produttive e, quindi anche i balneari, sono candidate al Parlamento è sempre un fatto positivo». Fabrizio Licordari, presidente di Assobalneari Italia (Federturismo-Confindustria) ha detto: «Al momento non me l’ha chiesto nessuno, ma se qualcuno lo facesse, sicuramente ci farei una riflessione, con l’obiettivo di poter avere più incisività e di poter portare ai massimi livelli il bagaglio di conoscenza e di rapporti internazionali che abbiamo».
Sindacalisti
Nelle liste compaiono anche sindacalisti ed ex sindacalisti. Come l’«attivista socio-sindacale» di origine ivoriana Aboubakar Soumahoro, indicato alla coalizione dai Verdi e da Sinistra italiana insieme a Ilaria Cucchi, sarà andidato alla Camera nel collegio uninominale di Modena per la colazione di centrosinistra. Alla provincia di Napoli al Senato capolista del Pd sarà Susanna Camusso, ex segretaria della Cgil fino al 2019. L’ex segretaria generale della Cisl (dal 2014 al 2021) la genovese Annamaria Furlan sarà capolista al Senato in Sicilia occidentale.
Magistrati
Le toghe in Parlamento non sono certo una novità. Al momento però nessuna richiesta di aspettativa è arrivata al Csm, passaggio fondamentale per la candidatura nelle liste che si chiudono domenica. Dopo il lungo dibattito sulle porte girevole tra politica e magistratura, si profila dunque una tornata elettorale senza toghe in servizio in competizione. Nella prossima legislatura ci potrebbero essere però ex magistrati ed ex giudici. Federico Cafiero De Raho, fino a febbraio 2022 capo della Procura nazionale antimafia, è stato inserito da Giuseppe Conte nel suo “listino” e poi confermato dalle primarie del Movimento 5 Stelle, le “primarie” attraverso cui la base degli iscritti al decide quali candidati inserire in lista per concorrere all’elezione in Parlamento. Con i Cinque Stelle è candidato anche il magistrato Roberto Scarpinato: sarà capolista per il Senato in Calabria e Sicilia. Carlo Nordio potrebbe essere inserito nelle liste di Fratelli d’Italia: Giorgia Meloni guarderebbe all’ex procuratore aggiunto a Venezia soprattutto per un ruolo nel futuro governo come ministro della Giustizia. L’ex sostituto Pg a Roma Simonetta Matone, già candidata del centrodestra alle suppletive di Roma di gennaio (quando Roberto Gualtieri lasciò il suo seggio alla Camera) e attuale capogruppo in Campidoglio della Lega, potrebbe fare il salto in Parlamento. I centristi di Maurizio Lupi potrebbero proporre il magistrato Catello Maresca, già candidato sindaco a Napoli alle scorse amministrative.
Giornalisti
Tra i papabili nella Lega ci sono le giornaliste Maria Giovanna Maglie, con un passato all’Unità e al Tg2, e Annalisa Chirico che scrive per Il Foglio. Per il centrodestra sono circolate anche le ipotesi sui giornalisti Gennaro Sangiuliano (direttore del Tg2) e Clemente Mimun (direttore del Tg5).