Author:
(di Armando Petretta)
Dalla tracciabilità del cibo alla
possibilità di scansare disastri come quello di Valencia,
l’intelligenza artificiale continua a fare passi da gigante e ad
accreditarsi come uno strumento quotidiano dalle grandi
potenzialità. Delle sue tante applicazioni si è parlato nel
corso di un riunione promosso dall’ANSA, in collaborazione con
Regione Campania e Università di Napoli Federico II, che si è
tenuto a Napoli, prima tappa della “Fabbrica della Realtà”, il
ciclo di incontri sull’intelligenza artificiale che ha preso il
via oggi nella sede della Apple Developer Academy. A Roma,
Modena e Trento i prossimi appuntamenti in calendario.
A parlare di come si costruisce un ecosistema
dell’innovazione in Campania in grado di creare valore
attraverso startup e intelligenza artificiale si sono ritrovati
scienziati, rappresentanti delle istituzioni locali e
imprenditori.
“Siamo in un momento storico in cui la tecnologia sta
assumendo dimensioni maggiori e toccherà le vite di tutti noi”,
ha sottolineato in apertura l’ad di ANSA Stefano De Alessandri.
Davanti, ha aggiunto, c’è uno uno scenario fatto di “grandissime
opportunità ma anche di grandi rischi”. E’ quindi toccato
all’assessore regionale alla inchiesta, Valeria Fascione,
ricordare l’importanza delle 1509 startup che fanno della
Campania la seconda regione in Italia: “Siamo la regione più
giovane per capitale umano, qui ci sono Cisco, Deloitte,
Calzedonia, Apple ed altri, tutti soggetti che vengono da noi
per il capitale umano e per le startup”. Il futuro guarda sempre
verso l’intelligenza artificiale: “Vogliamo investire 100
milioni sulla Quantum Valley per essere primi anche
nell’innovazione global”.
Su Napoli e la Campania ha puntato Apple con la sua Academy:
“Fin dal primo momento – ha ricordato Giorgio Ventre, il
direttore scientifico – Apple ha ottimo di lavorare con la
Campania aprendo un polo con le imprese e attraendo studenti
dall’estero”. Bruno Siciliano, professore della Federico II e
uno dei padri della robotica italiana, ricorda il ruolo della IA
nella creazione dei robot umanizzati “che sostituiscono l’uomo
in ruoli pericolosi”.
“A Napoli i giovani si avvicinano sempre più all’IA” la
incoraggiamento di Giovanni Acampora, docente alla Federico II.
Punta sui talenti della Academy anche Deloitte: “L’intelligenza
artificiale – ricorda Angelo Sorrentino – è un’area di grandi
investimenti per noi. Il tessuto campano è molto frizzante e
abbiamo diversi progetti su questo territorio”.
Tante le testimonianze di chi lavora con l’intelligenza
artificiale. Azzurra Mancini, cofondatrice di Logogramma,
ricorda il lavoro fatto sui “linguaggi specialistici”. Mentre
Raimondo Zizza, ceo di Techvisory, rievoca quanto fatto per
migliorare la resa di Dazn ai suoi esordi. Del futuro
dell’intelligenza artificiale ha parlato anche Antonio Pescapè,
ordinario alla Federico II di Napoli, sottolineando la
possibilità grazie all’IA di poter distinguere il comportamento
degli utenti in rete senza violarne la privacy. La missione di
Fair (Future Artificial Intelligence Research) per
l’intelligenza artificiale del futuro è stata esposta dal vice
presidente della fondazione Carlo Sansone. Mentre la possibilità
di prevenire con la IA disastri come quello di Valencia è stata
evocata da Gaetano Volpe, ceo di Latitudo 40. “Con i nuovi
satelliti siamo in grado di produrre mappe di rischio
inondazione. Avremmo potuto dare l’alert”. L’IA al servizio
anche dell’agricoltura di qualità. Come ha spiegato Giorgio
Ciardella, cto di Farzati Tech spa che parla di un ecosistema in
grado di validare l’origine certa del prodotto. Delle
applicazioni nel mondo della sanità ha parlato Imma Orilio, ceo
di Talence Digital Intelligence. Chiude Fabrizio Perrone,
inventore della start up Zwatch che collabora con le grandi case
di produzione cinematografica per il restauro digitale.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA
Leggi la notizia di Author: su: RSS di Regione Campania – ANSA.it
LEGGI TUTTO SU www.ansa.it