Il suo telefono ha squillato mentre era in aeroporto, pronto a partire per Bodo, in Norvegia. “Ciao Hafiz, vuoi venire a fare uno stage al Chelsea?”. Hafiz Umar Ibrahim ha 18 anni e di mestiere fa l’attaccante. Fare gol gli viene benissimo e gli osservatori di tutto il mondo spediti alla Viareggio Cup a febbraio hanno impiegato poco ad accorgersene: 10 gol, miglior marcatore del torneo con l’Odoju City, con cui era partito dalla Nigeria. Lì è nato nel 2005, festeggerà 19 anni a dicembre, a ma guardare quegli occhioni montati su un fisico da 190 centimetri faresti fatica a immaginartelo spietato con i portieri avversari. E invece.
Hafiz Ibrahim, dalla Nigeria al Chelsea passando per l’Italia
Per Hafiz si era creata la fila: Milan, Inter, Fiorentina. Ma il ragazzo è extracomunitario, gli spazi in Italia sono limitati e bisogna valutare attentamente prima di occuparne uno. E allora si è fatto vivo il Bodo: il ragazzo era già salito sull’aereo per la Norvegia quando sul suo telefono è apparso un numero sconosciuto: era Joe Shields, condirettore dello scouting del Chelsea. Un invito a Cobham, a vivere una Premier League experience: e così, dopo qualche allenamento appena col Bodo/Glimt, il giovanissimo ragazzo nigeriano ha rifiutato il trasferimento ed è volato a Londra.
Due settimane di prova con Pochettino
Ibrahim sosterrà un periodo di prova di due settimane: una sorta di stage, in cui si allenerà con la prima squadra agli ordini di Mauricio Pochettino. Che poi deciderà se sul ragazzo dal gol facile valga la pena di investire. In questo caso, Ibrahim sarà dirottato allo Strasburgo, club controllato dai Blues, per fare esperienza in Ligue 1 e prendere confidenza col calcio europeo. Altrimenti, forse, maledirà la scelta di dire no ai norvegesi. Ma Hafiz ha deciso di inseguire il suo sogno e il suo mito, Romelu Lukaku.