Innalzamento del livello del mare, inondazioni e siccità. Sono queste le minacce globali cui bisogna far fronte oggi per salvaguardare la sopravvivenza dell’uomo e del pianeta. Un’emergenza più che mai attuale, considerato che il cambiamento climatico continua ad avanzare senza sosta modificando intensità e frequenza degli eventi meteorologici, con sempre maggiori implicazioni economiche, sanitarie e sociali. E le previsioni per i prossimi decenni sono tutt’altro che incoraggianti: oltre 7,4 milioni di persone nelle città più grandi del mondo saranno esposte a gravi inondazioni fluviali, con danni che costeranno alle aree urbane 64 miliardi di dollari all’anno, nonostante gli attuali livelli di protezione globali. A lanciare l’allarme è il report “Water Safe Cities” di C40, network di sindaci di circa 100 città leader a livello mondiale, condotto per quantificare l’impatto dell’aumento del riscaldamento globale su economie, infrastrutture urbane e persone entro il 2050.
L’impatto sulla società
La ricerca evidenzia come le inondazioni fluviali e costiere scateneranno conseguenze drastiche, con entità variabile a seconda della posizione geografica. Nel dettaglio, se da un lato le città del nord saranno colpite dall’innalzamento del livello del mare e dovranno sostenere alti costi economici per proteggersi dai danni, quelle del sud del mondo avranno una probabilità dieci volte maggiore di essere esposte a inondazioni e siccità, seppur con conseguenze minori. Entro il 2050 potrebbero trovarsi sott’acqua fino a 2.400 ospedali e strutture sanitarie nelle città C40, di cui quasi la metà in India. E le popolazioni più vulnerabili del mondo si troveranno sempre più in prima linea nella crisi climatica, costrette a subirne l’impatto devastante. Ma non è tutto.
Si prevede inoltre che le inondazioni dei fiumi costeranno alle città 136 miliardi di dollari ogni anno nei prossimi tre decenni, mentre siccità più frequenti e gravi aumenteranno del 26% le perdite d’acqua, per un costo pari a 111 miliardi di dollari di danni. In ultimo, più di 300 centrali elettriche rischiano l’allagamento entro il 2050, di cui più della metà negli Stati Uniti; La potenziale perdita di energia da queste stazioni sarebbe sufficiente per alimentare 8,4 milioni di abitazioni americane per un anno. “Per affrontare l’emergenza climatica, i sindaci di tutto il mondo devono creare città resilienti che siano preparate agli impatti dei cambiamenti climatici, comprese le inondazioni. In qualità di presidente, sto lavorando a stretto contatto con i sindaci di C40 per intraprendere azioni urgenti in modo che le nostre città siano più sicure, più verdi e più prospere per tutti” dichiara Sadiq Khan, presidente di C40 Cities e sindaco di Londra, lo scorso anno sommersa da inondazioni improvvise.
Le possibili soluzioni
Per proteggere residenti e infrastrutture dai rischi climatici previsti nell’immediato, e nel futuro, il report “Water Safe Cities” identifica alcune soluzioni per costruire comunità sempre più resilienti, eque e sostenibili. Tra queste l’utilizzo di soluzioni ecologiche per la permeabilità all’acqua e la protezione dalle inondazioni, il miglioramento dell’efficienza del sistema idrico e l’integrazione del rischio climatico nella pianificazione urbana.
fondamentale nella lotta al cambiamento climatico è dunque l’accelerata delle “smart city”, termine oggi di grande tendenza il cui significato delinea la capacità delle aree urbane di ottimizzare le infrastrutture e i servizi ai cittadini, rendendoli più efficienti e sostenibili grazie a tecnologie digitali sempre più innovative e d’avanguardia. Ma quali sono i punti chiave che rendono una città realmente “intelligente”? Indubbiamente la presenza di edifici automatizzati e a basso impatto ambientale, la gestione delle aree verdi, la mobilità sostenibile, insieme all’efficienza energetica, l’applicazione delle tecnologie all’educazione e alla salute, oltre ad un impegno condiviso da parte dell’intera collettività. “Le città hanno una vasta gamma di strumenti e conoscenze a loro disposizione per assicurarsi di essere adeguatamente preparate alla crisi climatica, ma un’azione efficace inizia con la comprensione della portata della sfida”, conclude Mark Watts, direttore esecutivo di C40 Cities.
Source link
[email protected] (Redazione di Green and Blue) , 2022-07-11 13:06:42 ,
www.repubblica.it
[email protected] (Redazione di Green and Blue) , 2022-07-11 13:06:42 ,
Il post dal titolo: Dalle smart city una risposta al cambiamento climatico scitto da [email protected] (Redazione di Green and Blue) il 2022-07-11 13:06:42 , è apparso sul quotidiano online Repubblica.it > Green and blue