La premier della Danimarca, Mette Frederiksen, è stata aggredita fisicamente a Kultorvet, una piazza nel centro di Copenaghen. I servizi segreti danesi, PET, hanno confermato l’accaduto, precisando che l’aggressore è stato immediatamente arrestato. Tuttavia, non sono stati forniti ulteriori dettagli sull’incidente né sulle condizioni fisiche della premier. Frederiksen si trovava a Kultorvet dove aveva appena incontrato Christel Schaldemose, candidata dei socialdemocratici alle elezioni europee. Schaldemose ha dichiarato a TV 2 che si erano separate alle 17:30, poco prima dell’aggressione. Ma ha specificato che la presenza della premier non era legata alla sua campagna elettorale.
La primo ministro danese Frederiksen è stato aggredita e presa a pugni da un uomo che è stato poi arrestato, riferisce l’agenzia di stampa danese Ritzau. Frederiksen “si è detta scioccata” da quanto accaduto. L’attacco avviene in un momento delicato della campagna elettorale e ha inevitabilmente sollevato interrogativi sulla sicurezza dei leader politici. Mette Frederiksen, 46 anni, è alla guida del partito socialdemocratico danese, alla testa di una coalizione di centrosinistra dal giugno del 2019. La polizia di Copenaghen ha confermato che sul luogo dell’incidente la situazione è ora sotto controllo.
Le reazioni dei politici
L’episodio ha suscitato una serie di reazioni da parte di vari esponenti politici danesi. Il ministro dell’Ambiente, Magnus Heunicke, ha espresso su X il suo sgomento: “Mette è naturalmente scioccata dall’aggressione. Indipendentemente dai disaccordi politici, dalla campagna elettorale e altro. Questo è brutto e inaccettabile.” Anche il ministro della Cultura, Jakob Engel-Schmidt, ha sottolineato la gravità dell’atto: “Qualsiasi attacco contro un politico eletto è un attacco a tutta la nostra democrazia“. Il conservatore Mai Mercado ha definito l’incidente “violento” e ha espresso preoccupazione per la crescente polarizzazione nella società danese. “Questa non è affatto la Danimarca che conosco,” ha scritto su X. “È un prezzo molto, molto alto da pagare per essere in politica”. Il presidente del Partito popolare danese, Morten Messerschmidt, ha manifestato piena solidarietà alla premier, ribadendo che “la violenza non va mai bene”. Anche Peter Skaarup, dei Democratici danesi, ha espresso vicinanza a Frederiksen: “Un pensiero affettuoso a Frederiksen, a cui, qualunque cosa accada, deve essere consentito di condurre la sua campagna elettorale senza essere soggetta ad aggressioni violente”.
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di F. Q.
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2024-06-07 19:44:43 ,