Un decina di anni fa, le forze dell’ordine negli Stati Uniti si accontentavano di bloccare i singoli mercati neri delle droghe sul dark web e mandare spacciatori e acquirenti che si appoggiavano alla piattaforma in fuga verso il successivo bazar online anonimo nella loro lista. Adesso però gli investigatori di tutto il mondo hanno lanciato un’operazione coordinata e molto più estesa, che non si limita a prendere di mira gli amministratori del dark web, ma analizza anche i loro database alla ricerca di indizi utili per rintracciare e arrestare centinaia di spacciatori.
L’operazione SpecTor
Il 2 maggio, il Dipartimento di giustizia degli Stati Uniti, l’Europol e le forze dell’ordine di almeno nove paesi, dal Brasile alla Polonia, hanno rivelato l’esistenza dell’operazione SpecTor, una serie di indagini sul dark web che ha portato all’arresto di 288 persone in tutto il mondo – di cui 53 solo negli Stati Uniti – oltre che al sequestro di quasi una tonnellata di droga, 53 milioni di dollari tra contanti e criptovalute e 117 armi da fuoco. Contemporaneamente, l’Europol ha riferito che il blocco di Monopoly Market, un sito del dark web che era andato offline alla fine del 2021 in circostanze misteriose, è stato portato a termine dalla polizia tedesca, contrariamente a quanto ipotizzato all’epoca da molti dei suoi utenti, che sospettavano che gli amministratori del portale avessero messo in atto una truffa appropriandosi de loro fondi.
Per l’operazione SpecTor, gli investigatori sembrano aver sfruttato informazioni ottenute grazie al sequestro dei server di Monopoly e i dati provenienti da altri mercati del dark web chiusi negli ultimi anni, trovando indizi su centinaia di spacciatori e clienti su una scala finora inedita. “È il numero più alto di fondi sequestrati e di arresti mai eseguito in un’azione internazionale coordinata condotta dal Dipartimento di giustizia contro i trafficanti di droga sul dark web – ha dichiarato il procuratore generale degli Stati Uniti Merrick Garland in una conferenza stampa –. Il Dipartimento di giustizia sta reprimendo con severità le transazioni criminali di criptovalute e i mercati criminali online che le consentono“.
Oltre a Monopoly, l’operazione SpecTor sembra essersi avvalsa anche delle informazioni ottenute in operazioni passate contro le piattaforme del dark web. Nella sua dichiarazione, Garland ha fatto riferimento sia allo smantellamento di Hydra, un enorme mercato nero con sede in Russia che fungeva da snodo per la vendita di droga online e il riciclaggio di denaro, che a Genesis, un mercato nero del dark web più piccolo che si concentrava su prodotti e servizi di criminalità informatica. Il blocco di Monopoly, in particolare, è stato tenuto nascosto per oltre un anno, mentre le forze dell’ordine di tutto il mondo seguivano le piste legate al caso.
Miniera di dati
L’iniziativa mostra come gli investigatori stanno sfruttando in misura sempre maggiore la miniera di prove ottenute grazie al blocco dei portali del dark web, che a loro volta hanno permesso di compiere retate più estese contro i commercianti più prolifici del dark web, spesso attivi su diversi mercati. Anche la tracciabilità delle criptovalute ha svolto un ruolo centrale nell’ampliare gli obiettivi di queste operazioni. Quando possono essere decriptati, i database delle transazioni ottenuti nell’ambito dei raid sul dark web rappresentano un valido punto di partenza per gli investigatori, che poi possono seguire il denaro attraverso le blockchain per arrivare agli exchange di criptovalute in cui sono stati riscossi i proventi della vendita di droga (inoltre, le piattaforme di scambio spesso possono essere citate in giudizio allo scopo di ottenere le informazioni identificative degli utenti).
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di Andy Greenberg www.wired.it 2023-05-03 12:18:54 ,