David Lynch non è un tipo facile da stanare. Il regista di Twin Peaks, Blue Velvet e Mulholland Drive è abituato a passare molto tempo a casa sua, immerso nel suo processo creativo e nei progetti più disparati (leggi anche: previsioni meteo su YouTube). Non è dunque molto consueto vederlo in occasioni mondane o ancora meno vederlo coinvolto in progetti altrui. Per The Fabelmans di Steven Spielberg, però, ha fatto un’eccezione: nel film uscito nel 2022 e liberamente basato sulla vita dello stesso Spielberg, Lynch interpreta infatti il mitico John Ford, cineasta che è stato fondamentale nella formazione di intere generazioni di filmmaker. Ma la decisione di partecipare alla pellicola, da parte di Lynch, non è stata del tutto semplice.
Come racconta in un’intervista a Empire, infatti, il regista inizialmente ha avuto qualche esitazione: “All’inizio non volevo farlo, e la ragione è che cerco di stare sempre lontano dalla recitazione, per dare la possibilità a tipi come Harrison Ford e George Clooney di avere una possibilità nella sua carriera”, dice con ironia Lynch. Ma alla fine ha deciso di partecipare al film, con tanto di benda all’occhio, perché ha davvero apprezzato quella scena in particolare, in cui il giovane protagonista Sammy (una controfigura di Spielberg da giovanissimo) incontra il suo idolo cinematografico: “John Ford avrebbe potuto raccontare un sacco di cose per dare un’infarinatura al ragazzino. Ma ha scelto di parlare dell’orizzonte”, continua Lynch riferendosi al fatto che, quando il giovane incontra Ford, quest’ultimo lo mette in guardia – a dire il vero in modo piuttosto brusco – sul scegliere con accuratezza dove posizionare la linea dell’orizzonte nelle sue scene, in alto o in basso: “Ma aveva ragione, l’orizzonte messo nel mezzo è noioso”.
Eppure la ragione che ha fatto capitolare David Lynch e l’ha convinto definitivamente a partecipare a The Fabelmans è stata la richiesta del compenso, decisamente peculiare: un sacchetto di Cheetos, le patatine di mais al formaggio celeberrime negli Stati Uniti. Solo quello, un sacchetto di Cheetos: “Beh, per prima cosa amo le Cheetos”, spiega il regista attualmente al lavoro su un nuovo progetto per Netflix, dal titolo provvisorio di Wisteria: “Approfitto di ogni occasione che ho per ottenerne, anche se so che non sono esattamente del cibo salutare. Non ne mangio spesso, ma se le prendo ne voglio un sacchetto bello grande. Perché una volta che inizi… beh, ne devi mangiare un sacco prima di poter davvero rallentare e poi fermarti”. Lynch sembra davvero ossessionato da queste irresistibili patatine dal colore chimico, ma come biasimarlo. Se poi gli consentono di partecipare a film eccezionali come questo, meglio ancora.
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di Paolo Armelli www.wired.it 2023-12-20 11:00:00 ,