C’è un nuovo presidente nello sport italiano. Qualcuno potrebbe dire l’ennesimo gallo in un pollaio fatto di capi e capetti attaccati alla poltrona. Ma il nome di Davide Tizzano, fresco n.1 del canottaggio, oggi ancora sconosciuto ai più, potrebbe diventare presto sempre più importante nei palazzi che contano, in un momento di grandi sconvolgimenti per il movimento, in cui alla cronica carenza di leadership si aggiungerà l’ormai prossimo congedo di Giovanni Malagò (se non cambia la legge questo sarà il suo ultimo mandato al Coni).
Partiamo dalla cronaca. La vittoria di Tizzano nella Federazione Canottaggio (FIC) è stata un’autentica sorpresa, e non solo perché è stato uno dei pochissimi outsider in grado di spezzare il dominio dei presidenti uscenti (al momento soltanto in 2 casi su 26 il n.1 in carica è stato sconfitto alle urne). Tizzano ha sconfitto Giuseppe Abbagnale, due ori olimpici e sette mondiali in carriera, mostro sacro per il suo mondo, che guidava da oltre un decennio.
Chi è allora l’uomo che è riuscito nell’impresa. Innanzitutto un ex atleta, bi-olimpionico anche lui, a Seul ’88 e Atlanta ’96, proprio col fratello di Giuseppe, Agostino Abbagnale. Classe 1968, napoletano, dopo il ritiro è diventato capace dirigente, in costante ascesa prima internazionale, adesso colf. Già nel 2013 era entrato nel Comitato internazionale dei Giochi del Mediterraneo, di cui è diventato presidente nel 2021, cosa che non sarebbe stata possibile senza un forte appoggio del Cio e quindi anche di Malagò. E dal 2014 ha diretto anche il centro di preparazione olimpica di Formia, risollevando una struttura fondamentale per il Coni, da cui si capisce la considerazione di cui gode al Foro Italico. La stessa che l’ha portato alla guida anche delle Universiadi in un momento precario per la manifestazione.
La posizione del palazzo e del potente Circolo Aniene di Malagò, che nel canottaggio è un’istituzione, di cui anche lui è stato atleta nella parte finale della carriera, è stata quindi determinante anche per la scalata in Federazione: pare che Tizzano fosse appoggiato soprattutto da Carlo Mornati, segretario generale del Coni, rematore come lui, che tanta fiducia gli ha dato negli ultimi anni, mentre è noto il rapporto storico che legava Malagò ad Abbagnale. Quando però Malagò ha capito che Abbagnale avrebbe perso comunque (per la legge sui mandati, avendo superato il terzo, gli serviva il 66% dei voti, soglia irraggiungibile in una lotta così serrata), ha dato la sua benedizione a Tizzano. Così l’Aniene alla fine ha votato Tizzano e il ribaltone si è consumato già al primo turno.
A differenza di altri boiardi che una volta scalata la Federazione la occupano militarmente, incatenandosi alla poltrona, questa vittoria sembra essere più il punto di partenza che d’arrivo del percorso di Tizzano. Dal giorno dopo l’elezione, le indiscrezioni lo raccontano subito attivissimo per accreditarsi nei palazzi che contano. In un panorama generale abbastanza desolante, Tizzano spicca per le sue doti dirigenziali e la capacità pratica di portare a terra i progetti. La stima del Coni è cosa nota. Gode di grande credito a livello internazionale, per alcune operazioni diplomatiche ben riuscite soprattutto nella delicata regione dei Balcani. Anche la politica lo guarda con interesse. In virtù del suo ruolo nel Comitato, è interlocutore privilegiato per i Giochi del Mediterraneo, a cui il Governo Meloni tiene molto, sia per le origini pugliesi dell’ex ministro Fitto (ora volato in Europa, non ha smesso di seguire l’organizzazione), sia per i piani della premier in persona, che intende usarli come strumento diplomatico in un’area fondamentale per le sue politiche migratorie. Mentre per la Lega di Salvini è importante perché la Federazione ha un pregiato struttura sul lago di Piediluco (a due passi dalla Cascata delle Marmore, nel territorio di Terni). Lui afferma di stare benissimo dove sta al momento, ma in futuro, anche abbastanza prossimo viste le tante caselle che si libereranno a breve, il suo nome potrebbe tornare buono per altri ed ancora più prestigiosi ruoli. “Tizzano può fare tutto”, dice chi lo conosce bene. frattanto sarà il n.1 del canottaggio e dei Giochi del Mediterraneo.
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di Lorenzo Vendemiale
www.ilfattoquotidiano.it
2024-12-12 07:10:00 ,