Quando il parlamento lavora, lavora! E stanno li per rendere le nostre più felici, e a risolvere tutti i nostri problemi. Tra le porcate di fine luglio hanno inserito un vero e proprio bavaglio all’informazione:
Manette ai giornalisti di Report. Ma anche a quelli di Piazza Pulita, Ballarò, Annozero, Le Iene e Striscia la notizia e a tutti i cronisti investigativi che per raccogliere prove per le inchieste usano telecamere o registratori nascosti. “A meno che non costituiscano prova nell’ambito di un procedimento davanti all’autorità giudiziaria”. A provocare l’ennesimo imbarazzo all’interno della maggioranza di governo in tema di giustizia è unemendamento approvato in commissione alla Camera in un blitz notturno al disegno di legge sulla riforma del processo penale. A firmarlo è stato Alessandro Pagano, deputato del Nuovo Centrodestra, partito che ha oltre un terzo dei componenti indagato o imputato. “E’ una porcata a danno della libera informazione – protestano i Cinque Stelle – Se Berlusconi voleva mettere il bavaglio alla stampa, Renzi va ben oltre: questa è un’epurazione di massa”.
senza le intercettazioni, ad oggi, i cittadini non sarebbero mai venuti a conoscenza dei casi:
– Mose
– Expo
– Soldi pubblici Lega Nord
– Connivenze di Mafia Capitale
– Rolex ed i lavori al figlio di Lupi
– Consigli di politici sul come eludere le leggi
– Ma soprattutto il ricatto di Matteo Renzi per salire a Palazzo Chigi