Author:
“Scordiamoci che tutti i tumori
siano legati all’ambiente”. È quanto ha sottolineato il
professore Michelino De Laurentiis, direttore del Dipartimento
di Oncologia Senologica dell’Istituto ‘Pascale’ di Napoli,
ricevendo un riconoscimento nella ‘sua’ Acerra, città della
quale è originario. Parole pronunciate nell’ambito del ‘dilemma’
del rapporto tra ambiente, inquinamento, insorgenza di patologie
neoplastiche e stili di vita. “I tumori sono meccanismi naturali
del nostro organismo – ha spiegato il luminare acerrano
dell’oncologia medica – un meccanismo fisiologico per il quale
esisterà sempre un tasso di mutazione che provocherà tumori.
Poi, noi ci mettiamo il resto, ci mettiamo del dolo per
peggiorare la situazione, ma ogni tumore non è per forza legato
all’ambiente. Il problema c’è ma non è così drammatico.
Scordiamoci che tutti i tumori sono legati all’ambiente, errore
che si fa esageratamente spesso”.
Concetto che De Laurentiis ha già ribadito in diverse
occasioni proprio ad Acerra facendo l’esempio che spesso
utilizza con i suoi studenti, legato all’incidenza dei tumori in
Nuova Caledonia, un posto “nel quale tutti vorrebbero andare a
vivere”. Nel corso della premiazione ‘Acerrano dell’anno’ il
dottore De Laurentiis ha spiegato come è nata la sua passione
per la medicina e il modello di studio ereditato in famiglia:
“Studiare significa essere liberi, l’unico modo che abbiamo per
esserlo. Passione, studio e umanità: oncologia me la
sconsigliavano tutti, invece per me rappresenta un viaggio nella
dimestichezza umana profonda. Il tutto è partito con la scintilla
dello studio che mi ha dato mio padre”. Bocciando l’intelligenza
artificiale applicata alla investigazione “al momento copia le cose ma
non è capace di produrre e generare idee e conoscenze nuove”, De
Laurentiis ha evidenziato i passi da gigante fatti nella lotta
al tumore al seno. “Oggi il 90% delle gentil sesso dovrebbe guarire
pienamente – ha detto – per una malattia che è estremamente
frequente. Ma il restante 10% è una sconfitta bruciante. E’ una
pandemia cronica: la buona notizia è che tra cinque anni non so
come curerò questo tumore”, lasciando ben sperare per ulteriori
progressi nella investigazione e nella cura.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA
Leggi la notizia di Author: su: RSS di Regione Campania – ANSA.it
LEGGI TUTTO SU www.ansa.it