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“Noi siamo per una coalizione
progressista, fondata su un programma che veda una convergenza
sui temi fondamentali. Chiariamoci, se vogliamo proporre
un’alternativa di governo, abbiamo bisogno di un’alternativa di
coalizione e di programma”. Lo ha detto il governatore della
Campania Vincenzo De Luca in occasione dell’incontro con Matteo
Renzi a Napoli, parlando dell’ampia coalizione lanciata da Pd a
cui aderisce Italia Viva.
“Come sapete – ha detto De Luca – io non adopero mai
l’espressione ‘campo largo’ perché porta ‘seccia’ (sfortuna,
ndr) come si dice a Napoli. Però dobbiamo far capire lo
scenario, utilizziamo un’espressione da cristiani normali,
un’alleanza politica, una coalizione, così si dice in tutti i
Paesi del mondo. Allora, per quello che mi riguarda, serve.
Anche con i 5 Stelle? Ci devono stare tutti, perché è giusto
pretendere, come è stato chiesto, la coerenza politica da parte
di tutti quelli che partecipano alla coalizione. Questo è
ragionevole”.
De Luca ha aggiunto: “Siccome la narrazione che hanno
lanciato alcuni amici del Nord è quella di sempre, il Sud
straccione inefficiente e sprecone, io rappresento il Sud
dell’efficienza e del gravità spartano e lanceremo a breve una
proposta agli amici del Nord. Chiederemo che il Parlamento
approvi una modifica alla legge Calderoli”.
“Si stabilisca – ha detto De Luca spiegando la sua proposta
di legge – che per ogni cittadino italiano siano stanziate le
stesse risorse sanitarie dal Piemonte alla Sicilia. Che per
quanto riguarda medici e infermieri, ci sia un numero di medici
e infermieri ogni mille abitanti, uguale per il Piemonte e la
Sicilia. Dopodiché vediamo chi è in grado di produrre risultati
di efficienza nella gestione dei bilanci e questo deve valere
anche per la scuola pubblica. In questa legge c’è infatti una
possibilità consentita dall’autonomia differenziata che riguarda
la sanità regionale, ossia la possibilità per le regioni di
approvare contratti integrativi regionali che si aggiungono a
quelli nazionali per quanto riguarda medici e infermieri. Ora è
evidente che se una regione triplica lo stipendio di un medico o
di un infermiere vuol dire che si determina un flusso di
instabilità dal Sud al Nord che provoca un doppio problema. Un
impoverimento del Sud è drammatico ma anche una congestione del
nord perché avremo uno spostamento anche di pazienti nel sistema
nazionale, per cui saremmo veramente ad un disastro”. De Luca ha
sottolineato che “siamo una Regione – ha detto – che si propone
con risultati di assoluto primato nazionale. Siamo la prima
Regione d’Italia per i tempi di pagamento. Siamo la prima
Regione d’Italia per il fascicolo sanitario elettronico, la
prima per la sanità digitale, ossia per la quantità di servizi
informatici che offriamo sul piano della sanità. Entro
quest’anno saremo anche la prima sanità d’Italia per le liste di
attesa, nonostante ventimila medici in meno rispetto alla media
nazionale. Dunque, noi ci battiamo per questo e per l’unità
nazionale. Noi non siamo interessati a battaglie ideologiche e a
contrapposizioni Nord-Sud. Noi vogliamo modernizzare l’Italia
perché la situazione attuale non la condividiamo. Quindi noi non
siamo per mantenere questa situazione. No, noi dobbiamo
modernizzare l’Italia, ma sulla nostra linea, che è la linea
burocrazia zero, non rottura dell’unità nazionale. Burocrazia
zero è quello che interessa a tutti”.
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