decessi di amianto alla Firema, tutti assolti gli ex manager – Campania

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Si chiude “processo bis” al tribunale di S. Maria Capua Vetere


(ANSA) – CASERTA, 14 OTT – Tutti assolti perché “il fatto non
sussiste” gli ex manager Firema – storica azienda ferroviaria di
Caserta oggi denominata Tfa – imputati per omicidio e lesioni
colpose per i 19 lavoratori decessi e gli 82 malati per
esposizione all’amianto. Lo ha stabilito il giudice monocratico
del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Valerio Riello,
ponendo fine ad un processo in cui l’accusa non è riuscita a
raggiungere la prova di colpevolezza: troppo il tempo trascorso
dai fatti – antecedenti al 1990 quando l’amianto fu eliminato
dall’azienda – e scarsamente rilevante il contributo
testimoniale delle vittime, molte anziane e malate che poco o
male ricordavano di quanto accaduto oltre 30 anni fa.
   
Lo stesso pm di Santa Maria Capua Vetere, Giacomo Urbano,
aveva chiesto l’assoluzione degli imputati ma con formula
dubitativa, cioè per il mancato raggiungimento della prova; il
giudice è andato oltre, disponendo l’assoluzione piena per gli
ex amministratori delegati Mario Fiore e Giovanni Fiore e gli
alti ex dirigenti Enzo Ianuario, Maurizio Russo, Giovanni
Iardino, Giuseppe Ricci e Carlo Regazzoni (difesi tra gli altri
da Giuseppe Stellato e Gennaro Ciero).
   
Ricci e Russo erano già usciti indenni per assoluzione dal
primo processo, in cui la Procura di Santa Maria Capua Vetere
aveva contestato il reato più lieve di rimozione e omissione
dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro. Poi l’ufficio
inquirente aveva aperto una seconda indagine per omicidio
colposo, indagando altri amministratori succedutisi negli anni,
e percorrendo una strada simile a quella della Procura di Torino
in relazione alla vicenda dell’Eternit. (ANSA).
   

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