Negli ultimi mesi si è parlato molto della febbre dengue, soprattutto a causa dell’elevato numero di contagi registrato in America Latina, con il Brasile che da solo ha riportato più di 9 milioni di infezioni dall’inizio del 2024. Ma la dengue non riguarda solo i paesi oltreoceano: secondo l’ultimo bollettino dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), dal primo gennaio all’8 ottobre di quest’anno in Italia sono stati confermati 625 casi, 53 in più rispetto al bollettino precedente, che risale al 3 ottobre. Attualmente il focolaio autoctono (piuttosto non legato a viaggi all’estero) di maggiori dimensioni si trova nelle Marche.
Cause e sintomi della febbre dengue
A causare la febbre dengue è l’omonimo virus, appartenente alla famiglia Flaviviridae. La sua trasmissione all’essere umano avviene tramite la morso di zanzare infette del genere Aedes, principalmente Aedes aegypti e Aedes albopictus, quest’ultima comunemente nota come zanzara tigre e presente anche in Italia.
Esistono quattro diversi sierotipi di virus dengue ed è possibile contaminarsi più volte con sierotipi diversi. La reinfezione, si legge sul sito dell’Iss, può portare allo sviluppo di una forma grave della malattia.
In generale, il virus dengue può presentarsi in forma asintomatica oppure causare febbre, forte mal di testa, nausea, vomito, dolore attorno e dietro agli occhi, forti dolori muscolari e alle articolazioni. Si tratta di sintomi aspecifici e comuni a molte altre infezioni, per cui la diagnosi richiede specifici esami di laboratorio.
I contagi in Italia
Come anticipato, dall’inizio dell’anno in Italia sono stati registrati 625 casi di febbre dengue, di cui 173 autoctoni e 452 associati a viaggi all’estero (principalmente in Brasile).
Per quanto riguarda le regioni più colpite, dei 625 contagi totali 128 sono stati segnalati nelle Marche (124 autoctoni e 4 importati). Seguono l’Emilia-Romagna, con 93 casi dall’inizio di quest’anno (di cui 36 autoctoni e 57 importati), e la Lombardia, con 92 contagi (di cui 8 autoctoni e 84 importati). Alcuni casi sporadici di infezione autoctona sono inoltre stati segnalati in Veneto (1), Toscana (2) e Abruzzo (1). Quasi tutte le restanti regioni sono state interessate da almeno un caso associato a viaggi all’estero, ad eccezione di Valle D’Aosta, Molise e Basilicata.
I casi di dengue in Europa e nel mondo
Secondo i dati pubblicati dallo European Centre for Disease Prevention and Control (Ecdc), aggiornati a settembre, dall’inizio del 2024 nel mondo sono stati segnalati più di 13 milioni di infezioni da virus dengue e più di 8.500 decessi dovuti alla malattia. Una buona parte dei contagi ha riguardato appunto il Brasile, seguito da Argentina, Messico, Paraguay e Colombia.
Per quanto riguarda l’Europa, oltre all’Italia anche Spagna e Francia hanno segnalato contagi autoctoni rilevati nel corso dei mesi estivi del 2024.
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di Sara Carmignani www.wired.it 2024-10-11 13:50:00 ,