“Dietro Caronte non c’è Satana”

Quella appena entrata sarà una settimana infernale per quanto riguarda le temperature che, secondo le previsioni, raggiungeranno picchi storici con valori oltre i 42-44°C. A farla da padrone sarà l’anticiclone africano Caronte che prende il nome dal guardiano dell’inferno dantesco. L’Italia sarà raggiunta da una vera e propria tempesta di calore ribattezzata “hot storm”. Un episodio considerato eccezionale dagli esperti anche in tempi di cambiamenti climatici. Antonio Sanò, inventore del sito iLMeteo.it, ha svelato di essere stato interpellato sul tema dal “Times”. I giornalisti statunitensi erano interessati ad avere informazioni sugli sviluppi su Roma definita “Infernal City’’.
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“Siamo noi i primi responsabili, ora la Natura ci chiede il conto”

A stroncare le teorie di chi vede in questo caldo record lo zampino di Satana è don Gianni Sini. Secondo il sacerdote esorcista, la “colpa” è da addossare esclusivamente dell’uomo. “Dietro Caronte non dobbiamo vederci Satana – dichiara ai microfoni dell’Adnkronos – Cercare ogni volta una causa esterna ci deresponsabilizza. Siamo noi i primi responsabili, abbiamo modificato e rovinato la nostra ‘dimora comune’ con azioni scellerate. Ora la Natura ci chiede il conto”.

“Gli interessi di parte sono così forti che prescindono anche dalla salute globale”

“Semmai il demoniaco può esserci dietro le nostre azioni scellerate che ci portano a non rispettare il luogo dove viviamo – aggiunge don Gianni Sini – Il demonio tenta di creare situazioni nelle quali l’uomo si ritrova contro l’uomo. Siamo davanti ad una responsabilità umana perché abbiamo modificato l’ecosistema e ora ne paghiamo le conseguenze. Gli interessi di parte sono così forti che prescindono anche dalla salute globale. Ma qui Satana non c’entra”.