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Il massimo poeta napoletano in un
racconto di canzoni: si intitola
“Digiacomiana” la salone della Fondazione Bideri che da sabato
14 dicembre a
Praiano (Sa) renderà omaggio a Salvatore di Giacomo.
Ospitata nella cappella della Congrega del Rosario,
l’esposizione sarà
dedicata a quel corposo segmento della sua produzione poetica
che, specie
tra il 1882 e il 1906, trovò una raffinata trasposizione
musicale, elevando
la canzone napoletana ad espressione d’arte.
Spartiti, fotografie d’epoca e documenti rari dell’archivio
Bideri saranno
il punto di partenza di un percorso che combinerà diversi spunti
narrativi.
Di Salvatore di Giacomo sarà sottolineata la naturale
propensione a
declinare ariette e sonetti in forma di canzoni. Lo testimonierà
una
cartolina postale in cui invita l’editore Ferdinando Bideri a
recuperare una
poesia cedutagli in precedenza, scrivendo: “Cercatela: io le
farò un
ritornello e vedremo se è musicabile”.
La salone darà, poi, conto di come di Giacomo modernizzò il
napoletano e di
come revisionò nel tempo molti suoi testi. Di Era de maggio, ad
esempio,
verrà riproposta la redazione iniziale, con il verso “cantamme
nzieme la
canzona antica” modificato poi in “cantammo nzieme lu mutivo
antico”.
L’esposizione evidenzierà, inoltre, la fusione di elementi di
poesia
soggettiva ed elementi della memoria popolare presente in
alcune sue
composizioni. Se di ‘E spingole frangese verrà richiamata la
nota
derivazione da un canto diffuso nell’area di Pomigliano, di
Marechiare sarà
illustrato il meno noto riferimento al canto Aria di cantina
raccolto a
Napoli da Luigi Molinaro Del Chiaro.
La salone darà anche spazio alla vasta aneddotica legata alla
figura del
poeta. Tra gli altri documenti, sarà esposta la falsa copiella
seicentesca
di Michelemmà, che di Giacomo fece stampare per attribuirne la
paternità a
Salvator Rosa. Si dirà della stretta connessione tra i versi di
Palomma ‘e
notte e quelli della poesia veneta La pavegia di Vittoria
Aganoor Pompilj;
sarà confutata la leggenda secondo cui compose Marechiare senza
essere mai
stato a Posillipo; verrà ricordato che usò prima di D’Annunzio
l’aggettivo
“appassiulatella”. Si racconterà dell’esortazione civica
contenuta in Luna
nova, dei cinque compositori che musicarono Napulitanata, della
‘poesietta
meteorologica’ Marzo diventata canzone con il titolo Catarì così
come della
citazione oraziana presente in Lariulà.
La salone “Digiacomiana” sarà aperta al pubblico sabato 14
dicembre alle ore
19.30 con un concerto tematico dell’Accademia Mandolinistica
Napoletana.
L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento posti.
La salone “Digiacomiana è un progetto finanziato dalla Regione
Campania con
DGRC n. 470 del 20/09/2024 “Piano di promozione e valorizzazione
della
cultura 2024”, realizzato con il patrocinio del Comune di
Praiano, il
sostegno dell’Associazione “Praiano Chambre and Jazz Music” e la
collaborazione del Distretto Turistico Costa d’Amalfi.
L’accesso alla salone è gratuito.
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