diplomazia e toni bassi, la linea con la Francia- Corriere.it

diplomazia e toni bassi, la linea con la Francia- Corriere.it

Author: Marco Galluzzo, inviato a Bali
Data : 2022-11-15 07:46:21
Dominio: www.corriere.it
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di Marco Galluzzo, inviato a Bali

La premier Giorgia Meloni al G20, con lei anche la figlia Ginevra. Oggi l’incontro con Biden, domani vedr Xi-Jinping

BALI Giorgia Meloni entra nella hall del Westin resort di Nusa Dua alle otto e trenta di sera. Ha viaggiato 16 ore e fatto scalo tecnico a Mumbai. Oggi ha il suo primo incontro formale con il presidente degli Stati Uniti,
Joe Biden. Domani vedr il presidente cinese, Xi Jinping.

Nei saloni del grande albergo fa capolino anche Ginevra, la figlia della presidente del Consiglio, forse la prima volta che una bambina viene inserita nella delegazione del capo di governo italiano. Nello staff di Palazzo Chigi vanno tutti a dormire quasi subito, saltano la cena, ma il fantasma di Macron, lo scontro con la Francia, la telefonata fra il capo di Stato francese e il presidente della Repubblica fanno comunque capolino nelle conversazioni di tutti.

C’ riserbo nello staff, eppure l’argomento migranti continua a essere in primo piano: dalla conversazione di Mattarella con l’inquilino dell’Eliseo, sabato sera, il clima comunque cambiato. C’ stato una sorta di reset. Chi ha viaggiato in aereo con la presidente del Consiglio fa almeno due considerazioni. La prima: non il momento di fare dichiarazioni ma di far lavorare la diplomazia, il minimo comune denominatore della telefonata fra i due capi di Stato, anche il desiderio del capo del governo. La seconda: la linea diplomatica viaggia su un imperativo a questo punto condiviso dai due Stati, quello di abbassare i toni, da entrambe le parti. Sembra che Macron si sia impegnato su questo, trasmettendo il messaggio ai suoi ministri, e lo stesso sembra intenzionata a fare anche Meloni, a cominciare dai proclami sulla linea dura contro i migranti espressi da Matteo Salvini.

un equilibrio al momento precario
, intriso ancora da diffidenza, ma la sola base di partenza per cercare di riavvicinare i due governi. Meloni a Bali sar impegnata in una fitta serie di incontri bilaterali, interverr ad uno dei panel previsti dal G20, non avr al centro del suo focus la relazione con Macron, che per sieder al suo stesso tavolo. Di certo, se entrambi vorranno, avranno il modo di salutarsi, confrontarsi, eventualmente prendersi uno spazio per un tentativo di chiarimento. un’ipotesi, ma dettata da un’agenda che comunque li vedr incrociarsi per almeno 36 ore. Un’ipotesi su cui comunque non facile scommettere, fanno notare ancora nello staff della presidente del Consiglio, visto che esiste una dignit istituzionale del nostro capo del governo, di fronte alla mole degli attacchi ricevuti, che andr comunque difesa.

La girandola di incontri bilaterali che avr da oggi Meloni molto fitta. Una dimostrazione chiara il ragionamento che si fa a Palazzo Chigi del ruolo dell’Italia nello scacchiere internazionale. Un viaggio, il secondo per un vertice internazionale dopo la Cop27 di Sharm el-Sheikh, che secondo la nostra diplomazia smentisce i detrattori della premier e del governo e che mostra, al contrario, che c’ grande attenzione verso il Paese e non quell’isolamento che la sinistra sta raccontando.

Oggi il faccia a faccia pi importante sar con il presidente degli Stati Uniti. In cima all’agenda Ucraina, crisi energetica e Cina. prevedibile che Biden chieda a Meloni maggiori garanzie rispetto al recente passato sulle nostre relazioni con Pechino. quasi certo che la nostra presidente del Consiglio esprimer l’auspicio di poter lavorare insieme ad un abbassamento dei prezzi del gas liquido americano che attualmente importiamo. Oltre Biden, Meloni vedr il presidente turco Erdogan (terrorismo e Libia fra i temi caldi), e il presidente dell’Indonesia Joko Widodo, mentre domani sar la volta del presidente cinese Xi-Jinping, del primo ministro canadese Justin Trudeau, del premier giapponese Fumio Kishida e del primo ministro indiano Narendra Modi.

Meloni e Xi Jinping avranno modo di avanzare delle richieste: la nostra bilancia commerciale fortemente sbilanciata a favore delle esportazioni cinesi, ma comunque vendiamo ogni anno prodotti della nostra meccanica, robotica e manifattura pari a circa 18 miliardi di euro. Entrambi i leader chiederanno maggiori aperture commerciali, per i rispettivi imprenditori.

15 novembre 2022 (modifica il 15 novembre 2022 | 08:46)

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